Bonus edilizi e superbonus correttivi in arrivo, ecco quali sono le 7 misure più una che saranno inserite nel decreto di blocco cessione crediti: si va dallo sconto in fattura sui lavori in edilizia libera al sisma bonus acquisti, dagli interventi interpretativi alla comunicazione della cessione crediti da presentare entro il 31 marzo 2023 all’Agenzia delle entrate. Sono i correttivi che arriveranno nei prossimi giorni in sede di conversione in legge del decreto 11, entrato in vigore lo scorso 17 febbraio. Superbonus 110% per le costruzioni Iacp e per le Onlus, ma anche alleggerimenti per i professionisti e proroga per le unità unifamiliari e le villette. Non ci sarà, al momento, una delle misure più attese per scongelare la cessione dei crediti d’imposta, ovvero la compensazione con i modelli F24: le banche dovranno procedere ad acquistare i crediti con gli spazi fiscali e i plafond di spesa rimasti. Leggiamo, dunque, quali saranno le novità che arriveranno nei prossimi giorni sui bonus edilizi.

Bonus superbonus correttivi in arrivo quali sono per cessione crediti sconto in fattura: dai piccoli lavori al sismabonus

Dovrebbe tagliare il traguardo il superbonus villette con la proroga della misura fino al 30 giugno 2023. Con lo slittamento della scadenza, dal 31 marzo prossimo, i proprietari delle abitazioni unifamiliari avrebbero tre mesi in più di tempo per procedere con i bonifici dei lavori effettuati. La proroga è stata anticipata con un comunicato legge del ministero dell’Economia, ma i tecnici stanno studiando anche un’ulteriore slittamento per un periodo più lungo. Andrà a regime anche la modifica dell’applicazione dello sconto in fattura sugli interventi in edilizia libera: si tratta dei lavori di ristrutturazione con detrazione fiscale del 50%, delle installazioni di caldaie e di infissi. Per tutti questi lavori, si potrà cedere il credito (o avere lo sconto in fattura) se si riuscisse a dimostrare che la data certa del contratto risale a un giorno precedente il 17 febbraio 2023. Vanno bene come prova sia l’autocertificazione dell’inizio dei lavori che il bonifico dell’acconto con il quale il committente ha “prenotato” gli interventi.

Sconto in fattura per sismabonus, niente compensazione crediti con F24

Novità anche per il sisma bonus acquisti, operazione che consente di poter acquistare una nuova abitazione (demolita e ricostruita) grazie agli incentivi fiscali. Anziché il contratto preliminare registrato entro il 16 febbraio 2023, la correzione consentirebbe di far riferimento alla data del rilascio della richiesta del titolo abitativo ai fini, proprio, della demolizione o ricostruzione. Sempre sul sisma bonus, i paletti del decreto legge 11 del 2023 non dovrebbero trovare applicazione per gli interventi nel Centro Italia. Dunque si procederà con la disciplina precedente al decreto del 17 febbraio 2023, come anche per il superbonus sui lavori che interessano le Iacp e le Onlus. Entrambi gli istituti potranno continuare a utilizzare lo sconto in fattura e la cessione dei crediti d’imposta con le vecchie regole. Le correzioni vanno incontro anche ai commercialisti sugli interventi interpretatiti delle regole antiriciclggio su asseverazioni e stato di avanzamento dei lavori. Lo ha assicurato lo stesso ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, per il quale è utile che le norme interpretative possano eliminare le incertezze della legislazione ed evitare futuri contenziosi. Rimarrà inalterata, invece, la data di scadenza per le comunicazioni della cessione dei crediti d’imposta e per lo sconto in fattura: gli operatori dovranno procedere entro il 31 marzo 2023 per le operazioni del 2022 e per i crediti residui del 2021 e 2020. Infine, non dovrebbe trovare applicazione la proposta Ance e Abi sulla compensazione dei crediti d’imposta incagliati nei cassetti delle banche con i modelli F24: dal governo l’invito al sistema bancario solo della “moral suasion“, cioè di ripartire con l’acquisto dei bonus edilizi per gli spazi fiscali che ancora lo permettessero.