Proseguono le azioni degli anarchici in favore di Alfredo Cospito, in Italia e non solo: questa volta gli autori delle proteste si sono concentrati sul consolato italiano a New York. Vicino all’ufficio visti del consolato è apparsa la scritta “Alfredo Cospito”: esposto anche uno striscione a sostegno del leader degli anarchici. Ma l’episodio più clamoroso è legato all’esplosione di un ordigno nelle vicinanze: secondo alcuni testimoni si trattava di una bomba carta, mentre altre fonti parlano di un grosso petardo.
Il blitz si è verificato nel pomeriggio di lunedì 13 marzo a Park Avenue, in una delle zone più eleganti di Manhattan. Sul portone d’ingresso del consolato appare ancora un vistoso segno, probabilmente provocato dalla polvere da sparo dopo l’esplosione. Secondo le forze dell’ordine newyorchesi, ad agire sarebbero stati alcuni giovani: si trovavano all’interno di un furgone, dal quale sono scesi per provocare il trambusto e a bordo del quale sono poi fuggiti.
Sull’impalcatura di un palazzo poco distante dal consolato è poi apparso un altro striscione per Cospito, con il disegno di un tricolore italiano in fiamme e la scritta “NYC to Milano vive Alfredo Cospito”.
Secondo quanto riferito dall’Agi, al vaglio della polizia di New York ci sarebbero alcune immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza della zona. Nuovi sviluppi sul caso sono attesi nelle prossime ore.
Proteste pro Cospito a New York, gli altri episodi degli ultimi mesi: anche Barcellona e Berlino nel mirino degli anarchici
Non è la prima volta che si verificano raid anarchici in favore del 55enne, detenuto al 41 bis e in sciopero della fame dallo scorso ottobre. Sabato 4 marzo circa 500 persone avevano creato disordini a Torino, con atti vandalici tra le vie del centro: vetrine spaccate, segnali stradali staccati, danni alle automobili e lanci di lacrimogeni.
Un altro raid degli anarchici era andato in scena anche lo scorso 23 febbraio quando, in cima all’Altare della Patria, a Roma, era stato mostrato uno striscione a sostegno di Cospito, le cui condizioni sono apparse in peggioramento nelle ultime ore. Ad accompagnare la protesta anche alcuni fumogeni esplosi.
Durante il mese di gennaio, attacchi anarchici si erano susseguiti anche nell’ambasciata di Berlino e all’ingresso del consolato di Barcellona.