Sul tema del cambiamento climatico arriva una grande novità in Australia: Deanna “Violet” Coco è stata condannata a 15 mesi di reclusione per aver bloccato una corsia di traffico sul Sydney Harbour Bridge lo scorso aprile, e ora quella sentenza è stata annullata. La sua sentenza di condanna è stata ribaltata in appello. I sostenitori avevano sostenuto che la pena fosse assolutamente sproporzionata e i giudici hanno deciso che loro, i sostenitori, avevano ragione. Mercoledì un giudice ha annullato la sentenza, affermando che si basava su false informazioni fornite dalla polizia.

Coco e altri tre stavano protestando per il clima, cercando di attirare l’attenzione sui danni che sta provocando il cambiamento climatico. Così lei e gli altri hanno deciso di fare un atto eclatante: hanno noleggiato un camion e si sono fermati sulla corsia di un ponte. Coco è salita in cima della vettura ed ha acceso un razzo. È stata incriminata in base alle nuove leggi del New South Wales (NSW) che hanno introdotto sanzioni più severe per le proteste su infrastrutture critiche, come strade, linee ferroviarie, tunnel e ponti. Leggi simili sono state introdotte anche in altri stati.

Australia, annullata pena detentiva Coco

La polizia del NSW ha sostenuto che la protesta ha causato un enorme disagio e ha intrappolato i paramedici in viaggio verso un’emergenza. Coco era stata dichiarata colpevole di aver violato le leggi sul traffico e aver acceso un razzo, non seguendo gli ordini dettati dalla polizia.

Quando l’ha condannata a dicembre, il magistrato Allison Hawkins ha detto che la 32enne ha lasciato “soffrire l’intera città” con le sue “azioni emotive egoistiche”. In particolare è stato preso in considerazione il fatto – suffragato dalle affermazioni della polizia – che un’ambulanza era stata bloccata a causa delle proteste. Ma le ricostruzioni del fatto non hanno convinto il giudice dell’appello. Nel deciderlo, infatti, il giudice Mark Williams ha messo in dubbio le affermazioni della polizia sull’entità dell’interruzione e ha respinto i suggerimenti che Coco fosse un “pericolo per la comunità”. È stato stabilito, infatti, che Coco era stata incarcerata su una “falsa base fattuale”. Il giudice così ha deciso di annullare la condanna e ha imposto invece un vincolo di buona condotta di 12 mesi. Coco ha ora indicato che chiederà un risarcimento alla polizia del NSW.