Prosegue il confronto del governo con le parti sociali sulla riforma del fisco 2023: dopo il dialogo di ieri con i sindacati, oggi è stato il turno dei rappresentanti di Associazioni di categoria e degli Ordini professionali. Come riportato da Palazzo Chigi in una nota, il loro parere è stato “positivo per una riforma organica e completa”.
In rappresentanza del governo, a questa seconda giornata di incontri erano presenti il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, il suo vice Maurizio Leo e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, nelle veci della premier Giorgia Meloni. Diverse le parti chiamate in causa, da Confindustria a Confartigianato fino a Confommercio, Confesercenti e Coldiretti. Presenti anche i rappresentanti, tra gli altri, dei consulenti del lavoro, dei tributaristi, del notariato e degli avvocati.
Nella sua nota, il governo ribadisce la sua “disponibilità al confronto, che proseguirà per tutto il processo di approvazione della riforma, confermando la volontà di fissare tavoli su ogni stato di avanzamento dei lavori”.
I prossimi passaggi prevedono l’esame del Disegno di legge delega domani in Consiglio dei Ministri e, una volta approvato, il successivo avvio dell’iter parlamentare. I decreti delegati, che conterranno la disciplina attuativa dei principi espressi nella Delega, saranno adottati entro 24 mesi dalla data di entrata in vigore della Legge delega.
Riforma fisco 2023, Da Pozzo (Confcommercio): “Approccio molto positivo”
A proposito della riforma fiscale, Confcommercio ritiene “molto positivo questo approccio sia come metodo che come contenuti”. Lo ha rivelato il vicepresidente dell’organismo di rappresentanza delle imprese Giovanni Da Pozzo, intervenendo alla stampa dopo aver partecipato al meeting di Palazzo Chigi.
Dopo cinquant’anni ci auguriamo una riforma fiscale che riguarda imprese e cittadini. Siamo nel momento in cui tutti quanti dobbiamo guardare avanti, fare uno sforzo e trovare le soluzioni nel contesto europeo per trovare una crescita dopo essere stati per troppo tempo fermi.
Il presidente di Confesercenti Toscana, Nico Gronchi, parla di un incontro che “ha ricevuto il parere positivo del mondo delle imprese”.
I quattro pilastri che ci hanno presentato stamattina sono un passo in avanti di un percorso che durerà molto. Cambierà il modo in cui il fisco si rapporta con le imprese. Nel merito su Irap, Iva e Irpef c’è un percorso che tende ad abbassare la pressione fiscale. Riduzione delle aliquote, intervento su Ilva e abolizione Irape. Meno tasse e semplificazione nel rapporto tra amministrazione e imprese.
Riforma fiscale, Landini (Cgil): “Ritiratela”. Salvini gli risponde: “Se dice di no vuol dire che è fatta bene”
Duro botta e risposta sulla vicenda tra il segretario generale della Cgil Maurizio Landini e il ministro Matteo Salvini: da un lato Landini chiede all’esecutivo di ritirare la delega, dall’altro Salvini lo pizzica con il suo consueto e pungente sarcasmo.
Non siamo d’accordo né sulla riduzione delle aliquote perché va a favorire i redditi più alti, né sulla flat tax che è fuori dalla progressività prevista dalla Costituzione. Non è prevista la riduzione di 5 punti del cuneo per una vera crescita dei salari, né la restituzione del fiscal drag per la tutela dall’inflazione.
Dal canto suo, il vicepremier continua la sua difesa all’operato del governo.
Se la Cgil dice di no vuol dire che è una riforma fatta bene tendenzialmente, avrà un percorso lungo in Parlamento quindi ognuno potrà dire la sua.