È il giorno del Question Time per Giorgia Meloni che alla Camera ha dovuto affrontare i temi di governo più delicati a partire dalla questione migranti. La vicenda di Cutro tiene ancora banco all’interno del Parlamento e, rispondendo all’interrogazione di Riccardo Magi proprio su questo punto, la Premier si è mostrata certa delle mosse adottate dalla squadra di governo.

Allo stesso tempo, il nodo più spinoso resta la gestione a monte dell’immigrazione al punto che la stessa Giorgia Meloni ha così chiarito la propria visione:

Finché ci saranno partenze su barche in pessime condizioni e con pessime condizioni meteo ci saranno perdite di vite. Bisogna investire sulle rotte legali, ed è esattamente il lavoro che sta facendo il governo. La nostra coscienza è a posto, spero che chi attacca il governo ma non dice una parola sugli scafisti possa dire lo stesso.

Successivamente, il Presidente del Consiglio si è rivolto ai colleghi del Parlamento chiedendo di non speculare sulla tragica vicenda di Cutro per scopi politici; in questo senso la richiesta di Giorgia Meloni risultava un attacco ai detrattori del governo e soprattutto una giustificazione verso coloro che vanno a tutti gli effetti considerati come i veri responsabili di tali episodi:

Per fini politici si finisce per mettere in discussione l’onore e l’operato di chi ogni giorno rischia la propria vita per salvarne altre e si finisce per calunniare l’Italia intera, offrendo strumenti a chi vuole caricare tutto il peso su di noi invece che assumersi le proprie responsabilità.

Question Time, Giorgia Meloni commenta l’operato della Guardia Costiera

Come anticipato, è stato il tema dei migranti ad essere l’oggetto principale delle prime fasi del Question Time, nel corso del quale Giorgia Meloni ha voluto citare anche l’operato della Guardia Costiera nelle fasi più delicate della tragica vicenda. Citando il comandante Gianluca D’Agostino, la Premier ha ricordato:

Nell’area sar libica si può entrare, ma dal punto di vista tecnico è la Libia a dover coordinare le operazioni. Quando abbiamo capito che non sarebbe intervenuta, abbiamo assunto noi il coordinamento anche se sarebbe toccato a Malta.

In seguito, Meloni ha sottolineato l’impossibilità di intervenire da parte della Guardia Costiera perché non disponeva “dell’autonomia sufficiente per intervenire in sicurezza”.

Question Time, Giorgia Meloni su Energia e Ambiente

“Smarcato” il punto sui migranti, per la Premier è presto arrivato il momento di discutere degli altri temi tra cui senza dubbio quello legato all’aspetto energetico e alla sostenibilità ambientale. Ad interrogare Giorgia Meloni su quest’ultimi aspetti è stato Angelo Bonelli, deputato di Avs, al quale la Premier ha risposto in primis con un riferimento – in chiave negativa – alle case green:

Gli italiani non hanno scelto un governo composto da pericolosi negazionisti climatici. Riteniamo che, nel rispetto degli impegni internazionali assunti sulla riduzione delle emissioni clima-alteranti, si debba mantenere un approccio pragmatico e non ideologico. La sostenibilità ambientale non deve essere mai disgiunta dalla sostenibilità economica e sociale. Una volta definiti i target di riduzione delle emissioni, deve essere assicurata neutralità tecnologica.

Al netto di questo approccio orientato alla sostenibilità, la leader di Fratelli d’Italia ha poi spiegato:

Non ci impedisce fare di fare valutazioni critiche su iniziative legislative comunitarie che a nostro avviso, se non vengono opportunamente rimodulate, rischiano di danneggiare il nostro tessuto economico: è il caso ad esempio della proposta di direttiva sulle cosiddette case green.

Il botta e risposta tra Schlein e Meloni

Durante il question time da segnalare anche il primo confronto in aula tra Elly Schlein e Meloni. Il premier ha parlato della situazione economica italiana in questa maniera, prima di ricevere una risposta – a stretto giro – da parte della leader dem:

C’è un problema: chi ha governato fino ad ora ha reso più poveri i lavoratori italiani e ora questo governo deve fare quello che può per invertite la rotta. Il salario minimo non è la soluzione, serve tagliare le tasse. Pur nelle risorse limitate a disposizione, abbiamo dato segnali come il rinnovo del taglio di due punti del cuneo fiscale e retributivo e l’aggiunta di un ulteriore punto per i redditi più bassi. Sono primi passi verso l’obiettivo di aumentare i salari dei lavoratori garantendo retribuzioni dignitose.

Quindi, Schlein ha replicato così:

Signora presidente, le sue risposte non ci soddisfano, innanzitutto perchè vorrei ricordare che il Pd ha provato nella scorsa legislatura ad arrivare il salario minimo ma lei è i suoi alleati che le siedono accanto avete votato contro. Le ricordo che ora sono io all’opposizione e lei al governo e non è più tempo di prendersela con gli altri. Non si nasconda dietro un dito. Se fosse bastata la contrattazione collettiva quei tre milioni di lavoratori poveri non li avremmo. Lei sa bene che di quei contratti solo pochi sono firmati da organizzazioni più rappresentative. È in carica da soli cinque mesi, ma state già andando in direzione opposta è sbagliata.