I carabinieri di San Paolo d’Enza, in provincia di Reggio Emilia, hanno arrestato in flagranza di reato un 38enne di origini calabresi. L’uomo, residente da anni a Bibbiano, è accusato di atti persecutori aggravati nei confronti dell’ex compagna, violazione di domicilio e sottrazione e distruzione della corrispondenza. Sembra che non avesse accettato la fine della loro relazione e che, all’arrivo delle forze dell’ordine, stesse provando a strangolare la donna.

38enne arrestato a Bibbiano: stava per strangolare l’ex compagna

Stando a quanto emerso finora, sembra che la relazione tra i due, iniziata nel 2020, fosse stata caratterizzata fin dagli esordi dal comportamento violento di lui, un 38enne di origini calabresi trasferitosi a Bibbiano, in provincia di Reggio Emilia, per motivi lavorativi. Qui, nella giornata di ieri, l’uomo sarebbe stato fermato in flagranza di reato dai carabinieri di San Paolo d’Enza, mentre tentava di strangolare la donna, colpevole, a suo dire, di aver interrotto la loro storia. Per mesi l’avrebbe sottoposta a violenze fisiche e morali, vietandole di frequentare altri uomini – perché geloso fino all’ossessione – e picchiandola. In una circostanza, secondo i suoi racconti, le avrebbe perfino scagliato contro una sedia di ferro, colpendola alla testa.

Così la donna, preoccupata delle eventuali ritorsioni, aveva subito senza parlare. Poi, con il tempo, sfinita dalle violenze, avrebbe iniziato a confidarsi sugli atteggiamenti dell’uomo con amici e familiari, aprendosi anche con lo stesso 38enne, che l’avrebbe minacciata: “Se non stai con me ti ammazzo”, “Ti brucio”, “Ti getto su un canale”, “Ti spacco la testa”. Una situazione insostenibile per la vittima che, oltre ad essere stata costretta a cambiare le sue abitudini di vita e a convivere con un perenne stato di terrore e ansia, avrebbe maturato anche la decisione di farla finita, pur di mettere la parola fine a tale incubo. Ieri mattina, poi, tornata a casa dopo essere stata da un amico per evitare di imbattersi nell’uomo, se lo era ritrovato in cucina, dove il 38enne le avrebbe stretto le mani al collo, provando a soffocarla.

L’amico della donna, che l’aveva accompagnata a casa, avrebbe quindi chiamato i carabinieri. Sembra che prima dell’arrivo della vittima, l’uomo avesse trovato all’interno della sua abitazione una lettera in cui la donna esprimeva tutta la sua sofferenza: dopo averla letta, l’avrebbe bruciata. I resti sono stati rinvenuti dalle forze dell’ordine. Accompagnata in caserma dopo il fermo del 38enne, la donna avrebbe trovato il coraggio di raccontare agli inquirenti tutte le violenze subite.

A Seregno arrestato un 35enne con precedenti: aveva aggredito la compagna dopo un rifiuto sessuale

Negli scorsi giorni, un 35enne con precedenti per droga, minaccia a pubblico ufficiale, lesioni personali, falsità materiale e guida in stato di ebbrezza è stato arrestato a Seregno, in provincia di Monza e della Brianza, per aver aggredito la compagna dopo un rifiuto sessuale. Sembra che la donna, una 42enne, lo avesse già denunciato in precedenza per violenze; poi, dopo averlo perdonato, era tornata con lui, credendo di amarlo ancora. I suoi comportamenti violenti l’avevano portata a cambiare idea: così, intenzionata a lasciarlo di nuovo, la donna lo aveva invitato a casa per un incontro chiarificatore. Ma l’uomo non accettava la fine della loro storia; una volta arrivato, le avrebbe quindi fatto delle avances sessuali e, non contrariato dal suo rifiuto, si sarebbe scagliato contro di lei, iniziando a prenderla a pugni. Fino a quando la donna, stremata, non sarebbe riuscita ad allertare il 112. Al loro arrivo, i carabinieri l’avrebbero trovata con il volto tumefatto e il naso ancora sanguinante. Il 35enne, invece, era in camera da letto, come se niente fosse successo. Arrestato sul posto, è stato trasferito nel carcere di Monza.