Superbonus villette con sconto in fattura verso la proroga fino al 30 giugno 2023 grazie agli emendamenti al decreto di blocco della cessione dei crediti emanato lo scorso 17 febbraio. Governo e tecnici sono al lavoro per definire quali saranno i correttivi al provvedimento che verranno votati la prossima settimana nella Commissione Finanze della Camera. I soggetti beneficiari dei bonus edilizi dovrebbero avere tre mesi in più di tempo per effettuare i bonifici dei lavori rientranti nel 110% sulle villette e sulle unità indipendenti. Rimane tuttavia aperta la questione dello sconto in fattura e di come riavviare la vendita dei crediti derivante dai bonus edilizi: tra le ipotesi, perde consistenza la proposta dell’Associazione nazionale dei costruttori edili (Ance) e dell’Associazione bancaria italiana (Abi) della compensazione con i modelli F24 con i quali si pagano le imposte allo sportello. Insieme ai correttivi dovrebbero essere affrontate, inoltre, le situazioni relative ai bonus edilizi dei piccoli lavori in edilizia libera, del superbonus su edilizia popolare e Onlus e, infine, sul sisma bonus.

Superbonus villette cessione proroga cessione crediti sconto in fattura: ecco come utilizzare i bonus edilizi fino al 30 giugno 2023

Governo e tecnici sono al lavoro per prorogare il superbonus 110% sulle villette e sulle unità indipendenti. La proroga avverrebbe dall’attuale data di scadenza, fissata per il 31 marzo 2023, al 30 giugno prossimo. Con i correttivi al decreto 11 del 17 febbraio scorso, i proprietari degli immobili avrebbero tre mesi in più per effettuare i bonifici relativi ai lavori programmati. È quanto dovrebbe uscire dal voto in Commissione Finanze della Camera in calendario per la prossima settimana. Sistemata la nuova scadenza, dovranno essere tuttavia risolte le questioni dello sconto in fattura e della cessione dei crediti d’imposta, dal momento che il mercato delle compravendite della “moneta fiscale” è fermo da mesi. Si stima che 19 miliardi di euro di crediti d’imposta siano attualmente bloccati nelle casse delle imprese, delle banche e delle assicurazioni. Non si dovrebbe procedere con la compensazione orizzontale tra crediti di imposte tributarie e crediti previdenziali: diverse sentenze dei tribunali hanno bocciato questa possibilità, soprattutto per quanto attiene ai contributi previdenziali Inps. Ma c’è un “dovere morale” da parte del governo di sostenere la circolazione dei crediti per riattivare tutto il settore edilizio e i relativi cantieri attualmente bloccati. La soluzione non dovrebbe essere quella prospettata dall’Ance e dall’Abi della compensazione nei modelli F24: ci sarebbero, infatti, questioni di natura finanziaria legati ai flussi di cassa che genererebbero difficoltà per lo Stato nel pagamento degli stipendi e delle pensioni. Inoltre, i tempi tecnici per adeguare le procedure telematiche dell’Abi e delle banche sarebbero troppo lunghi rispetto all’urgenza di sbloccare i crediti.

Bonus edilizi, cambio caldaia e infissi, sisma bonus: le novità attese dai corretti al decreto 11/2023

Una delle soluzioni che potrebbe arrivare è quella dell’allungamento del numero degli anni per detrarre fiscalmente quanto spettante da bonus edilizi e superbonus 110%: soprattutto per quest’ultimo beneficio fiscale, il governo potrebbe aumentare da quattro a dieci, gli anni di suddivisione delle quote di detrazione, allargando il numero dei beneficiari anche tra coloro che, attualmente, risultino a parziale o totale incapienza fiscale. Interventi nella conversione in legge del decreto 11 sono attesi anche per i piccoli lavori in edilizia libera, relativi soprattutto alla sostituzione delle caldaie, dei condizionatori e degli infissi. Per questi interventi, per dimostrare che la prenotazione sia avvenuta entro il 16 febbraio 2023, il governo potrebbe ammettere il bonifico parlante dell’impresa che esegue l’installazione. In tal modo, lo sconto in fattura applicato al costo dell’intervento e pagato dal beneficiario genererebbe un credito di imposta ammesso alla cessione che le imprese potrebbero utilizzare quali primi beneficiari dei bonus edilizi. Novità sono attese anche sul superbonus 110% per gli interventi sugli Iacp e Onlus, che dovrebbero beneficiare di una proroga come nel caso delle villette e sul sisma bonus, le cui cessioni dei crediti dovrebbero essere utilizzabili sui lavori degli immobili del Centro Italia.