A Brescia una donna di 43 anni è stata aggredita e violentata in pieno giorno. Le forze dell’ordine hanno individuato ed arrestato il responsabile.

L’episodio risale a qualche giorno fa. La donna, una 43enne bresciana, era stata avvicinata ed aggredita da un malintenzionato nei pressi di via Sardegna, in prossimità della stazione ferroviaria e dunque non molto distante dal centro cittadino. L’uomo avrebbe poi abusato sessualmente della vittima inerme in uno stabile abbandonato.

A rendere ancora più sconcertante la vicenda è il fatto che sia avvenuta in pieno giorno.

La 43enne una volta liberatasi dal suo aguzzino è corsa subito al Comando di Polizia locale denunciando l’accaduto. A dimostrazione di quanto subito, i segni inequivocabili sul suo corpo delle percosse subite. La donna è stata accompagnata al Pronto Soccorso per accertamenti dove è stata confermata la violenza sessuale.

Brescia donna violentata in pieno giorno: la ricostruzione dell’accaduto

I militari hanno dunque cercato di ricostruire con maggiore esattezza l’episodio in modo da poter rintracciare immediatamente l’aggressore.

È stata proprio la vittima a fornire una descrizione accurata del suo violentatore poiché lo conosceva di vista. La donna ha dichiarato che l’uomo di origini africane l’aveva avvicinata in pieno giorno nei pressi del parco di via Sardegna, a pochi passi dalla stazione. Con un pretesto l’avrebbe fatta entrare in un edificio in stato di abbandono della zona. Qui l’avrebbe aggredita, picchiata e trascinata con forza e contro il suo volere. La 43enne ha tentato di divincolarsi ma sarebbe stata percossa con maggior violenza e successivamente abusata sessualmente.

La donna ha inoltre ammesso di conoscere l’uomo per la sua attività di spacciatore e che si era recata in zona proprio per acquistare delle sostanze stupefacenti.

I militari hanno dunque incrociato le informazioni fornite dalla vittima con le immagini di videosorveglianza di zona e hanno avviato una vera e propria caccia all’uomo. Le indagini sono durante poco meno di 7 giorni. Il responsabile dell’aggressione e dello stupro è stato individuato proprio nei pressi dello stabile teatro della violenza.

Si tratta di un uomo di 24 anni originario della Somalia. È stato prontamente fermato dagli agenti e condotto nel carcere di Brescia con l’accusa di violenza sessuale aggravata. La vittima ha formalmente confermato che si tratti proprio del suo stupratore.

L’uomo era già noto alle forze dell’ordine. Solo pochi giorni fa era stato denunciato, insieme ad altri connazionali, per avere aggredito il 27enne somalo sospettato della morte di Yassine Ezzabir avvenuta ieri, Martedì 14 Marzo 2023.

La notizia, unita proprio all’aggressione mortale avvenuta ieri ai danni del 25enne marocchino, ha sconvolto la città. I cittadini sono sempre più preoccupati per gli episodi di aggressione e spaccio anche nelle ore diurne.

I due episodi hanno infatti evidenziato il degrado all’interno del parco di via Sardegna. In molti sui social hanno espresso sdegno per la violenza sessuale subita dalla 43enne e per il brutale omicidio di Yassine Ezzabir, sottolineando come la città dovrebbe mostrarsi come esempio nazionale proprio nell’anno della nomina a città della cultura.

Due arresti per spaccio

È costante l’impegno delle forze dell’ordine a contrasto dell’attività di spaccio in tutto il territorio bresciano. Proprio negli ultimi giorni sono stati tratti in arresto due soggetti accusati di commercializzazione di sostanze stupefacenti da parte dei carabinieri della compagna di Gardone Val Trompia. In entrambi i casi, i pusher stoccavano la droga nelle siepi pubbliche.

Il primo ragazzo è stato fermato lungo la pista ciclabile di Sarezzo colto proprio nell’atto di estrarre da un cespuglio 40 grammi di hashish da vendere. Poche ore più tardi il secondo arresto a Lumezzane: i militari hanno perquisito un giovane dall’atteggiamento sospetto e hanno rinvenuto 15 grammi di hashish e 20 di cocaina, oltre a 1000 euro in contanti possibile provento dell’attività di spaccio.