Mutonia alla riscossa! Si potrebbe intitolare così l’uscita a breve (esattamente il 17 di questo mese) del nuovo singolo dei tre “ragazzacci” musicali che stanno per invadere le piattaforme di streaming digitale e le radio. La loro nuovo fatica ha un titolo che è tutto un programma e che si lega all’ironia dei nuovi musicisti italiani come Eliseo. Si chiama “Tutta fortuna” la canzone ed è, a detta loro, un lavoro dedicato… a chi resiste. Ecco cosa c’è da sapere su questa pubblicazione e su questa giovane band.

Mutonia, il senso del nuovo singolo

“Tutta fortuna” è una grossa critica a chi mostra la tendenza sempre a sminuire gli sforzi altrui. Come da tradizione rock, si tratta di un urlo che il gruppo rivolge a chi intralcia il volo altrui o, semplicemente, lo denigra per invidia. Quali sono le tematiche affrontate dal testo? Rispondono gli artisti stessi con queste parole:

“Questo è ufficialmente il primo brano in italiano dei Mutonia, siamo sicuramente emozionati. Scegliamo di presentare ‘Tutta fortuna’ come primo singolo del nostro nuovo album perchè traina perfettamente lo stato d’animo di tutto il disco. Il brano è dedicato a chi resiste e persiste in quello che fa, continuando a credere e vivere in un mondo che vuole distrarti e buttarti giù… Lo dedichiamo a noi e alla nostra fanbase, la Fuckin’ Family. Registrare il brano da un artista come Luca Vicini (Subsonica) è stata una grande esperienza.”

Gli echi

Nulla si distrugge e nulla si crea, tutto si trasforma. E così la nuova canzone dei Mutonia mostra grande originalità e un tratto stilistico già molto netto della band ma anche un file rouge del tema con altri artisti che avevano intrapreso la critica. “Maledette malelingue” di Ivan Graziani, assoluto capolavoro, ne è esempio. L’apice della citazione, con tutte le differenze del caso, però, l’iconica “Vaffanculo” di Marco Masini dove il cantautore toscano, con un linguaggio diretto e senza fronzoli, manda a quel paese tutti i serpenti pronti a mordere chi “osa” muoversi.

Mutonia, chi sono

Ecco come recita la biografia ufficiale dei Mutonia:

“Chitarra, basso e batteria sostengono una voce graffiante per un “Fuckin’ Rock” puro, asciutto e una vocazione naturalmente internazionale. Questi sono i MUTONIA. 

Nel 2021 infiammato palco e tavolo di XFactor gareggiando nel team Agnelli con “Rebel”. 
Sono stati l’immagine della playlist Rock Italia di Spotify. 

Hanno effettuato un tour nei club e festival italiani nel 2022 con il loro “Fuckin’ Tour”. 

Nel 2023 la band rilascerà il primo disco in italiano: “MALÈSSERE”. “


Ecco il testo di “Maledette Malelingue” eco di questa bellissima nuova canzone del trio rock:

“Allora, papparelle e gallettini, vediamo cosa sapete fare
Maledette malelingue

Lo sai cosa fa? Lo sai con chi va? E con chi si vede?
Il pomeriggio dopo palestra, verso le sei
Lei sale da lui all’ultimo piano, lei va da quell’uomo
Ha un uomo maturo, si dice sposato, tanto più grande di lei

Ma che cosa faranno? Che cosa diranno
Per più di due ore?
Si toccheranno, si baceranno?
Ah, se suo padre sapesse

Qualcuno di noi con un po’ di coraggio
Glielo deve dire
E che diamine, qua ci vuole sicuro un po’ di moralità
Ma la gente non lo sa che

Federica ha quindici anni
Anche se una donna è
Così la gente vede il male
Anche dove non ce n’è

Lei sta coi grandi, e non frequenta
Quelli della sua età
Oh, maledette malelingue
La gente la distruggerà
La gente la distruggerà

Si dice che sì, si dice che no
Eh mah, vedrai, vedrai, vedrai
Qualcosa ci sarà

Metti la paglia sul fuoco
E un incendio poi scoppierà
Lui l’hanno cacciato
Allontanato in un’altra città

E si dice che a lei
Suo padre le ha date di santa ragione
Adesso sta chiusa in casa
E per un bel pezzo non uscirà

Vedi, un po’ di coraggio
E certe puttane vanno punite
E che diamine, qua ci vuole sicuro un po’ di moralità
Ma la gente non lo sa che

Federica ha quindici anni
Anche se una donna è
Così la gente vede il male
Anche dove non ce n’è

Lei sta coi grandi, e non frequenta
Quelli della sua età
Oh, maledette malelingue
La gente la distruggerà

Federica ha quindici anni
Anche se una donna è
Oh, maledette malelingue
La gente la distruggerà
La gente la distruggerà

Eh, grazie, grazie, grazie”

Questo invece quello di “Vaffanculo” di Masini:

“Se mi guardo nello specchio con il tempo che è passato
Sono solo un po’ più ricco, più cattivo e più invecchiato
È l’amara confessione di un cantante di successo
Forse l’ultima occasione che ho di essere me stesso
Che ho di essere me stesso
Che ho di essere me stesso

Quando ho smesso di studiare per campare di illusioni
Sono stato il dispiacere di parenti e genitori
Ero uno di quei figli sognatori adolescenti
Che non vogliono consigli e rispondono fra i denti:
Vaffanculo
Vaffanculo

Ma la musica è cattiva, è una fossa di serpenti
E per uno che ci arriva, quanti sono i fallimenti
Mi diceva quella gente che si intende di canzoni:
Hai la faccia da perdente, mi dispiace non funzioni
Masini, vaffanculo
Masini, vaffanculo

Non importa se ho pianto e sofferto
Questa vita fa tutto da sé
Nella musica ho solo scoperto
Il bisogno d’amore che c’è

Chi lo sa che cosa è vero in un mondo di bugiardi
Non si può cantare il nero della rabbia coi miliardi
Siamo tutti conformisti travestiti da ribelli
Siamo lupi da interviste e i ragazzi sono agnelli

Che ti scrivono il dolore nelle lettere innocenti
E la loro religione è di credere ai cantanti
Ma li trovi una mattina con la foto sul giornale
In quell’ultima vetrina con la voglia di gridare al mondo:
Vaffanculo, vaffanculo
Vaffanculo, vaffanculo

Mi dimetto da falso poeta
Da profeta di questo fanclub
Io non voglio insegnarvi la vita
Perché ognuno la impara da sé

Me ne andrò nel rumore dei fischi
Sarò io a liberarvi di me
Di quel pazzo che grida nei dischi
Il bisogno d’amore che c’è
Ora basta, io sto male
Non è giusto, vaffanculo

Nello specchio questa sera ho scoperto un altro volto
La mia anima è più vera della maschera che porto
Finalmente te lo dico con la mia disperazione:
Caro mio peggior nemico travestito da santone
Vaffanculo, vaffanculo
Vaffanculo, vaffanculo
Vaffanculo, vaffanculo
Vaffanculo, vaffanculo”