Buone notizie nel mondo del lavoro: secondo un’analisi Istat, il tasso di occupazione è in forte in aumento. In Italia infatti, gli occupati nel 2022 sono cresciuti di 545mila unità rispetto al 2021. La crescita dell’occupazione riguarda sia i dipendenti a termine (+147 mila, +5,1%) e a tempo indeterminato (+346 mila, +2,4%) sia, con minore intensità, gli indipendenti (+52 mila, +1,1%) e ha coinvolto sostanzialmente il lavoro a tempo pieno (+536 mila). 

Aumenta il tasso di occupazione in Italia, i dati dell’Istat

Secondo i dati sul mercato del lavoro diffusi dall’Istat, nell’ultimo trimestre del 2022 il tasso di occupazione cresce al 60,1% (+1,9 punti). Nel quarto trimestre del 2022 gli occupati crescono di 120 mila unità sul terzo trimestre e di 353 mila in un anno arrivando a quota 23 milioni 250mila con un tasso di occupazione del 60,6%. Il tasso di occupazione (15-64 anni) sale al 60,1% (+1,9 punti percentuali in un anno), quello di disoccupazione scende di 1,4 punti percentuali e quello di inattività (15-64 anni) di 1,1 punti.

Cala la disoccupazione al Sud

Il tasso di occupazione aumenta maggiormente al Centro (+2,3 punti) rispetto al Nord (+1,7 punti) e al Mezzogiorno (+1,8 punti), mentre quello di disoccupazione diminuisce in maggior misura nelle regioni meridionali (-2,1 punti) in confronto al Centro e al Nord (-1,7 e -0,9 punti, rispettivamente); il calo del tasso di inattività è invece simile per territorio. 

In tutte le ripartizioni il tasso di occupazione ha superato i valori del 2019: di +0,2 punti nel Nord, +1,2 punti nel Centro e +1,8 punti nel Mezzogiorno, diminuendo gli elevati divari territoriali che rimangono comunque molto consistenti. Il tasso di occupazione nel Nord (68,1%) è di 21,5 punti superiore a quello del Mezzogiorno (46,7%) e il tasso di disoccupazione nelle regioni meridionali (14,3%) è quasi tre volte quello del Nord (5,1%).

Più lavoro per giovani e stranieri 

Questo forte aumento del tasso di occupazione riguarda soprattutto i giovani tra i 15 e i 34 anni. Il tasso di inattività diminuisce in maniera pressoché analoga per tutte le classi di età (-1,2 punti per i 15-34enni e per i 35-49enni, e -1,1 punti per i 50-64enni). 

Nel 2022 gli stranieri mostrano una crescita del tasso di occupazione (+2,8 punti) superiore a quella degli italiani (+1,8 punti) e al contempo una maggiore riduzione del tasso di disoccupazione (-2,4 e -1,3 punti rispettivamente). Per gli stranieri il tasso di occupazione rimane ancora inferiore a quello del 2019 (-0,5 punti), mentre per gli italiani il valore è superiore di 1,3 punti.

Lieve aumento delle retribuzioni lorde 

Secondo le tabelle Istat sulle retribuzioni lorde di fatto nel quarto trimestre del 2022, le retribuzioni sono aumentate dello 0,4% sul trimestre precedente e dell’1% su base tendenziale.   

ll costo del lavoro aumenta in termini tendenziali dell’1,1% e la crescita della componente retributiva (+1%) è leggermente inferiore a quella degli oneri sociali (+1,4%); questi ultimi, a seguito di un contenimento delle agevolazioni contributive messe in campo per favorire la ripresa produttiva, stanno gradualmente ritornando ai livelli pre-Covid.

Si legge in una nota.