È ancora possibile contestare una multa autovelox oggi? La verità è che da anni sia la Polizia che le varie Amministrazioni Comunali, hanno affinato le tecniche di rilevazione delle multe, seguendo le direttive promosse dalla Cassazione. Per questo, oggi i verbali sono redatti e notificati a norma di legge. Oltretutto, non sfugge che la spesa del giudizio è abbastanza corposa, tanto da indirizzare il contribuente nella risoluzione immediata della multa con uno sconto nella misura del 30 per cento, pagando quanto dovuto entro un massimo di 5 giorni.

Tuttavia, il pagamento non esonera la patente dalla decurtazione dei punti. Ecco perché in questo articolo cercheremo di capire quando, come e perché è possibile contestare una multa autovelox oggi.  

Ecco come contestare una multa autovelox eccesso velocità

In teoria, nell’atto dell’inflazione scatta la multa, peraltro consegnata nell’immediato al conducente del veicolo. Tuttavia, questo discorso non è applicabile in presenza di un’alta velocità.

In questo caso, il verbale viene notificato entro 90 giorni dalla data dell’inflazione, presso la residenza del proprietario del veicolo. Ed è questo il primo cavillo per contestare una multa.

Infatti, se la multa arriva oltre il termine di 90 giorni dalla data dell’inflazione è possibile richiedere l’annullamento.

La decorrenza di 90 giorni scatta dal momento della spedizione eseguita dall’organo accertatore.

 Come contestare autovelox non segnalato?

La normativa prevede la presenza dell’avviso o, comunque, del cartello di avvisi per la segnaletica degli autovelox fissi o mobili.

Il cartello deve risultare posizionato in un luogo visibile, privo di vegetazione od oscurato da altre segnaletiche. Inoltre, le dimensioni del cartello devono consentire la rilevazione della segnaletica anche tenendo conto della velocità del veicolo.

Se così non fosse, se il cartello è ostruito dalla vegetazione o riporta delle dimensioni diverse rispetto a standard normativi è illegittimo, quindi la multa si può contestare. 

Tuttavia, la norma non indica il limite della distanza tra il cartello di segnalazione e la prossimità dell’autovelox. Per questa circostanza, la Cassazione riporta alla “ragionevole distanza” per permettere all’automobilista di rientrare nei limiti di velocità.

Soprattutto, tenendo conto che una rapida decelerazione potrebbe intralciare gli altri veicoli producendo un pericolo maggiore, così come riporta laleggepertutti.it.

A ogni modo, il cartello dovrebbe essere posizionato a oltre 4 km dall’autovelox. Viceversa, la multa è contestabile in quanto illegittima.

 Quando un autovelox non è a norma?

Per legge gli autovelox devono essere revisionati annualmente. In teoria, l’apparecchio viene sottoposto a “taratura”, ovvero il regolare controllo di funzionalità eseguito dalla ditta appaltatrice.

È importante sapere che la data dell’ultimo controllo, quindi, della taratura deve essere riportata nel verbale. In assenza di data certa sulla taratura la mula è nulla, per cui esisto gli estremi per la presentazione del ricorso.

Quando non si deve pagare una multa?

La decorrenza della prescrizione parte dalla notifica della multa fino a un massimo di 5 anni di emissione della cartella esattoriali.

Infatti, le sanzioni amministrative si prescrivono dopo un periodo quinquennale.

Ricorso multe autovelox

Il ricorso in opposizione alla multa autovelox può essere avviato presso il Giudice di Pace o al Prefetto.

Nel caso della presentazione del ricorso presso il Giudice di Pace l’atto andrà depositato decorsi 30 giorni dalla notifica della multa. Se la sanzione non eccede il valore di 1.100 euro, il ricorso può essere presentato direttamente dall’automobilista, nel rispetto delle regole poste in essere dalla procedura civile.

Nell’ipotesi in cui il giudice rigetta il ricorso, è possibile presentare istanza di appello al tribunale, entro 30 giorni.

Il ricorso della multa presentata dinanzi al Prefetto, dovrà essere presentato entro 30 giorni dalla notifica della multa. Anche in questo caso, l’automobilista può avviare la procedura di ricorso personalmente, senza il supporto di un legale.

Il ricorso si considera accolto, se manca la risposta entro 210 giorni dalla Prefettura, oppure dopo 180 giorni dall’organo accertatore.

Se il Prefetto rigetta l’atto, è possibile presentare ricorso presso depositando l’atto presso la cancelleria del Giudice di Pace entro 30 giorni.