Dopo l’incidente del drone americano abbattuto ieri sul Mar Nero da aerei russi, “i segnali che lanciano Mosca e Washington sono di fermezza ma il tentativo è di cercare di non trasformare la vicenda in un casus belli”. Lo ha dichiarato a Sky Tg24 il ministro degli Esteri. Durante l’intervista, Antonio Tajani ha parlato anche del decreto flussi migratori.

Decreto flussi, Antonio Tajani: “L’obbiettivo è bloccare i trafficanti””

Le misure, varate a Cutro, ampliano i canali per chi vuole entrare in Italia per lavoro, scoraggiando al contempo gli ingressi irregolari. Con il nuovo decreto flussi è stata anche abrogata la protezione speciale a salvaguardia della vita privata e familiare. Proprio su quest’ultimo punto, Tajani afferma:

L’eliminazione della protezione speciale per i vincoli familiari del richiedente asilo, contenuto nel decreto flussi, mira a stringere le maglie perché questa non può diventare strumento per eludere le norme e perché ci siano regole chiare per tutti.  

L’obiettivo del governo, ha poi ribadito Tajani, “è bloccare i trafficanti di esseri umani perseguendo i reati commessi anche al di là dei confini nazionali”. E ha aggiunto:

Vogliamo favorire invece la migrazione regolare e i Paesi virtuosi, che avranno una quota maggiore di immigrati regolari. Si pensa di poter arrivare a oltre 80 mila in un anno.

Incidente drone americano nel Mar Nero: “Evitare scontro diretti”

In merito all’incidente del drone americano distrutto dai russi, il ministro ha commentato:

Il rischio in un momento di grande tensione tra Russia e Occidente è che per un errore umano o un’azione aggressiva di un singolo possa esserci un incidente che provochi un’escalation, per questo serve molta prudenza da parte di chi è impegnato ai confini dell’Europa e della Nato.

Secondo il vicepresidente del Consiglio “serve molta prudenza da tutti per evitare scontri diretti anche isolati tra Nato e russi perché questo potrebbe peggiorare la situazione”.

Missione sulla sicurezza alimentare in Egitto: “L’obbiettivo è arrivare all’autonomia nella produzione di grano”

Di ritorno dall’Egitto, il ministro ha confermato la collaborazione tra i nostri Paesi nella lotta contro l’immigrazione clandestina:

Egitto è un Paese chiave per la lotta all’immigrazione clandestina e blocca i trafficanti di esseri umani. L’Egitto ha assicurato la collaborazione anche nei confronti di quella parte di Libia dove l’Egitto ha influenza.

In merito alla missione, partita ieri, sulla sicurezza alimentare, ha spiegato:

Ieri siamo stati con un centinaio di imprese agroalimentari per favorire la crescita del settore per arrivare ad un’autonomia parziale sul grano e poter produrre il grano in loco. Stiamo lavorando intensamente per far proseguire il corridoio verde che porta il grano dall’Ucraina all’Egitto e altri Paesi con situazione alimentare complicata.

L’obiettivo della missione, ha concluso, è “arrivare all’autonomia nella produzione di grano”.