Un professore si è tolto la vita ieri davanti a un cimitero della provincia di Bologna, dove per anni era stato in servizio presso una scuola media: l’uomo, di mezza età, non avrebbe retto l’onta di essere stato sospeso dall’insegnamento dopo essere rimasto coinvolto in un’inchiesta che riguardava presunti rapporti illeciti – ancora da dimostrare – avuti con una studentessa minorenne. Sconvolta dalla notizia la comunità scolastica.

Bologna professore suicida in un cimitero: era appena stato sospeso dall’insegnamento

Dopo anni di insegnamento, aveva ricevuto ieri la notizia della sospensione cautelare dalla sua scuola perché sotto indagine per una presunta relazione con una studentessa minorenne. Per questo un professore di mezza età di Bologna ha deciso di togliersi la vita, davanti al cimitero del paese. A riportare la sua storia è il Corriere di Bologna. Stando al quotidiano, l’uomo era al centro di un’inchiesta della Procura di un’altra città emiliana per una storia – ancora tutta da verificare – basata su una serie di voci e segnalazioni su dei rapporti – di natura non violenta, ma comunque non permessi – che avrebbe intrattenuto con una sua allieva. I due, in particolare, si sarebbero scambiati dei messaggi ambigui. Non è chiaro, però, se i comportamenti del docente, seppur discutibili sul piano disciplinare, siano penalmente rilevanti. Di certo le voci sul suo conto, negli ultimi giorni, si erano fatte particolarmente insistenti, anche tra i suoi colleghi. Venuta a conoscenza delle indagini, la scuola in cui da anni il professore era in servizio sarebbe stata quindi chiamata a sospenderlo, come da prassi, visto il suo contatto quotidiano con minori. Un’onta insopportabile per l’uomo, che alla fine ha deciso di suicidarsi. Sulle cause del decesso i carabinieri non hanno dubbi e la salma è già stata riconsegnata alla famiglia, che potrà così celebrare i funerali. Con molta probabilità, nonostante la sua morte, la Procura porterà avanti le indagini a carico dell’insegnante per appurare la natura dei suoi rapporti con l’alunna e ricostruire quanto sia accaduto. Sconvolta, intanto, l’intera comunità scolastica, dove la notizia della scomparsa dell’uomo si è diffusa nella serata di ieri, e la stessa istituzione scolastica, costretta dalla normativa a prendere il provvedimento – sofferto, per quanto obbligato, a tutela degli alunni – nei confronti dell’insegnante.

Archiviato a Reggio Emilia il caso della relazione tra un insegnante e un’alunna

Era vero amore, invece, secondo il giudice, quello tra un insegnante e un’alunna di Reggio Emilia, la cui vicenda era finita in Tribunale dopo che i genitori della giovane, minorenne, venuti a conoscenza del legame tra i due, avevano fatto ricorso alle autorità competenti contro l’uomo, di una trentina di anni più grande. Alla scoperta della relazione – rimasta per tempo nascosta – era scattata un’inchiesta coordinata dalla Procura reggiana. L’ipotesi di reato nei confronti del professore era di violenza sessuale su minore. Ma la perizia psichiatrica disposta dal giudice nei confronti della ragazza per cercare di fare luce sulla natura del rapporto con l’uomo aveva messo in luce tutt’altro: lo psicoterapeuta incaricato di seguire la giovane aveva infatti dimostrato che nella loro relazione non fosse rilevabile il plagio o un abuso d’autorità. Il professionista aveva poi escluso uno stato di inferiorità da parte della minorenne rispetto al professore, concludendo che tra i due ci fosse un amore sincero. Il pm aveva quindi chiesto l’archiviazione del caso. In effetti, all’esito della perizia, il gup del Tribunale di Reggio Emilia, in un’udienza che ha visto contrapposte le consulenze di parte, ossia le perizie dei professionisti incaricati dalla difesa del professore e quelli incaricati dalla difesa della famiglia della studentessa, divergenti, ha archiviato il fascicolo d’inchiesta definendo quello tra i due “un amore vero”, frutto di un rapporto consenziente.