Battaglione Wagner, chi sono i mercenari russi accusati di gestire i flussi migratori dall’Africa? Il ministro della Difesa Guido Crosetto ne è convinto: il gruppo Wagner, attivo in Libia e altri Paesi africani, potrebbe essere coinvolto nell’aumento dei flussi migratori verso l’Italia.
Battaglione Wagner, chi sono i mercenari russi?
Il gruppo Wagner è una PMC (Private Military Company) composta soprattutto da ex militari, ex poliziotti ed ex agenti di sicurezza russi. Il battaglione comprenderebbe circa 10mila uomini ed è considerato uno dei gruppi di mercenari più efficienti del mondo. È diventata la base operativa russa in Africa centrale. Lì i mercenari combattono a fianco delle truppe regolari e sostengono il regime. La guardia presidenziale è tutta nelle mani del Cremlino, così come i consiglieri del ministero della Difesa. Da qui arrivano i sospetti dell’intelligence italiana rispetto ad una possibile strategia di guerra ibrida attuata dalla Russia attraverso il gruppo Wagner, considerando che gli sbarchi in Italia sono più che triplicati rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
Il parere di Nicolai Lilin
Nicolai Lilin, scrittore e saggista italiano di origine russa, è intervenuto sul tema ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta” condotto da Gianluca Fabi e Roberta Feliziani su Radio Cusano Campus:
“Secondo me in questo momento si cerca un capro espiatorio per una situazione che a grandi linee è dovuta al fatto che l’Africa è stata sfruttata dal colonialismo occidentale per centinaia di anni. In Africa c’è una condizione di instabilità ed è normale che le persone che vivono là cerchino di lasciare quel continente. La migrazione può diventare uno strumento di speculazione geopolitica ed economica. Abbiamo un Paese come gli Usa abituato a comportarsi in maniera piratesca: sono abituati a depredare, organizzare guerre e instabilità.
Oggi gli Usa stanno implodendo perché si sono allargati talmente tanto che devono mangiare ancora qualcosa, vorrebbero mangiare Russia e Cina, ma non ci riescono. Per questo motivo, per non crepare prima del tempo e darsi altri 10-15 anni di vita vorranno mangiare l’Europa occidentale. Lo fa organizzando guerre e carestie, attraverso anche i flussi di migrazioni forzata. Chi sono quelli che stanno dietro i trafficanti di esseri umani? Sono le ong statunitensi. Il sistema delle ong è un sistema di organizzazioni che seguono una propulsione creata da qualcuno, molti di loro non sanno neanche cosa stanno combinando, loro dicono che salvano le persone nel mare, è giusto, ma dovrebbero domandarsi come mai queste persone sono finite in mare? Chi ha organizzato le guerre in Libia? Chi ha destabilizzato tutta l’area africana?
La presenza di brigata Wagner è una forma di ribellione dell’Africa allo sfruttamento occidentale. Dare la colpa a Wagner della migrazione è come dire che la stazione di Milano è decaduta perché c’è un migrante che si lava alla fontanella a cielo aperto. Non è questo il problema, il problema è chi gestisce”.