Si profila un braccio di ferro sull’elezione della presidenza della Commissione di Vigilanza Rai. L’organismo di controllo è stato convocato per martedì prossimo per la costituzione e la votazione della presidenza ma la partita sembra tutt’altro che in discesa. Da prassi la guida spetta all’opposizione e, anche dopo che il Copasir è andato al Pd, l’ipotesi circolata finora era quella che andasse a un esponente M5s. Il Terzo Polo, però, secondo quanto riferiscono fonti parlamentari di Iv, è orientato a insistere sul nome di Maria Elena Boschi. La partita è complicata anche dal fatto che alcuni nomi di pentastellati più ‘graditi’ alla maggioranza come Stefano Patuanelli, Chiara Appendino o Alessandra Todde, sono rimasti fuori dalla Vigilanza e i pentastellati sarebbero orientati a proporre il nome di Riccardo Ricciardi. “La presidenza spetta al Movimento 5 Stelle – sottolinea la pentastellata Patty L’Abbate, componente della Commissione nella scorsa legislatura – ma come al solito c’è chi mette i bastoni fra le ruote, Matteo Renzi insiste per la Boschi”.

E se dal Pd si sottolinea che in caso M5s indichi Ricciardi terranno fede all’accordo, c’è da capire come si muoverà la maggioranza con i mal di pancia, in particolare di Forza Italia, sul pentastellato. Un punto di caduta potrebbe essere, allora, quello della senatrice M5s Barbara Floridia (considerato un nome più potabile anche se non rispetterebbe la regola non scritta dell’alternanza della presidenza tra Palazzo Madama e Montecitorio). La partita della Vigilanza, tra l’altro, si inserisce nel più complesso risiko delle presidenze delle commissioni bicamerali che si completerà da qui a giugno. Intanto fa discutere l’inserimento tra i componenti della commissione di Augusta Montaruli, deputata di FdI condannata in via definitiva per uso improprio dei fondi del gruppo consiliare del Piemonte, quando era consigliera regionale.