Si chiamava Andrea Spezzani, il 50enne morto carbonizzato nella sua auto andata in fiamme dopo un incidente a Fellegara di Scandiano, in provincia di Reggio Emilia. L’uomo era diretto sul luogo di lavoro quando, all’improvviso, la sua auto avrebbe sbandato, schiantandosi contro un albero e prendendo fuoco, non lasciandogli scampo. Una tragedia, la sua, che forse avrebbe potuto essere evitata: stando alle parole del sindaco della cittadina, Matteo Nasciuti, la stessa strada, via Molinazza, sarebbe già stata teatro di diversi incidenti. Oggi i funerali della vittima.
Incidente Scandiano: Andrea Spezzani è morto mentre andava a lavoro
Doveva essere una normale giornata lavorativa, ieri, quella di Andrea Spezzani, ma alla fine si è trasformata in tragedia. L’uomo, un 50enne residente a Reggio Emilia, da dodici anni operaio specializzato in manutenzione della Pregel, un’azienda di semilavoratori per gelaterie, si stava recando sul luogo di lavoro, a pochi chilometri dalla sua abitazione, quando, per motivi ancora in corso di accertamento, avrebbe perso il controllo della sua autovettura, una Fiat Tipo, che sarebbe finita fuori strada, schiantandosi ad alta velocità contro un albero e prendendo fuoco, su via Molinazza. Rimasto imprigionato tra le lamiere, il 50enne ha perso la vita tra le fiamme ed è stato poi trovato carbonizzato.
Sul posto, oltre ai carabinieri, erano giunti immediatamente soccorsi e vigili del fuoco, per cercare di ricostruire con esattezza quanto accaduto. Non si esclude, per il momento, che l’uomo possa essere stato colpito da un malore o abbia avuto un colpo di sonno mentre era alla guida, provocando l’incidente. Dopo i rilievi del caso, la salma è stata riconsegnata ai familiari della vittima. Per oggi pomeriggio, 15 marzo, presso la Chiesa di Baiso, sono in programma i funerali. “Si tratta di una tragedia che ci lascia senza parole e per la quale ovviamente ci stringiamo ai familiari della vittima”, ha dichiarato Matteo Nasciuti, primo cittadino di Scandiano. “A prescindere dalla dinamica dell’accaduto, che verrà accertata dalle forze dell’ordine, quando un uomo muore sulle strade la comunità deve interrogarsi, soprattutto se accade in una via che già in passato è stata teatro di incidenti anche gravi”.
“Noi lo abbiamo fatto – ha continuato – e dopo anni abbiamo ottenuto, ad inizio 2022, l’ok dalla prefettura per posizionare un autovelox fisso su un’arteria stradale su cui originariamente non era previsto. Nei giorni scorsi è uscito il bando per l’assegnazione delle posizioni autovelox, come prevede il codice degli appalti per installazioni di questa natura, e prossimamente contiamo di avere un’assegnazione e di partire coi lavori anche in via Molinazza. Crediamo che, accanto a questa soluzione, occorra continuare a lavorare (non solo a Scandiano) sull’educazione al rispetto del codice della strada, un tema su cui noi – insieme alle forze dell’ordine – continueremo a investire”, ha concluso il sindaco. Lo riporta il Resto del Carlino.
Sembra che il tratto di strada interessato dall’incidente sia stato quindi teatro di diversi sinistri, alcuni anche mortali, nel tempo. Tanto che da anni un gruppo di residenti dell’area ha istituito un comitato, il Comitato di via Molinazza, che ne rivendica la messa in sicurezza. Solo qualche anno fa, Elisa Lombardi, una delle cittadine che ne fanno parte, aveva elencato alla Gazzetta di Reggio i problemi della via: “Altissima velocità delle auto; scarsa visibilità; banchina altissima a causa dei vari strati sovrapposti di asfalto, talmente alta che se un’auto finisce con una gomma giù dall’asfalto poi perde il controllo e si schianta contro uno dei tanti alberi presenti; poca manutenzione. Insomma, è una strada spesso lasciata all’incuria”. L’impressione è che se si fosse fatto abbastanza per migliorare la situazione, l’ennesimo incidente, quello che ha strappato alla vita Andrea, avrebbe potuto essere evitato.