Preservativi gratis ai bambini. Una notizia che ha davvero dell’incredibile. La mascotte dello store di kebab di Gianluca Vacchi a Roma è stato vista distribuire preservativi e cartine gratis ai bambini fuori da scuola proprio per promuovere il locale. Dentro i kit regalati fuori dall’istituto di scuola media i ragazzini di 11 anni non hanno trovato semplici sconti per mangiare un panino, ma filtri, cartine, fiammiferi e preservativi accompagnati da frasi dal tono sessista.
Tutto è accaduto di fronte una scuola in pieno a centro, a via Col di Lana, a due passi da piazza Mazzini. Non è tardata ad arrivare la protesta dei genitori, tra cui Agostino Penna, cantante e storico musicista di Uomini e Donne. “Assurdo, sono sdegnato – ha dichiarato l’artista a Leggo – quel pupazzo colorato distribuiva ai ragazzini delle medie un kit con dentro cartine , filtri e fiammiferi per fumare, caramelline e preservativi. Credo davvero che sia stato superato ogni limite. […] Ai miei tempi si diceva di non accettare caramelle dagli sconosciuti ma adesso, purtroppo, le caramelle sono la cosa meno grave all’interno di quel kit. Non si può distribuire a dei ragazzini materiale per fumare o preservativi: sono troppo piccoli. È inaccettabile: io non sono un bacchettone ma davvero abbiamo superato ogni limite“.
Preservativi gratis ai bambini: la protesta dei genitori
Pubblicità che non è andata come sperato? Nel frattempo uno dei kit in questione è stato consegnato allo staff della scuola per capire come procedere in merito a quanto accaduto. “Ho fatto una breve ricerca su Internet – ha concluso Penna – e pare che questo locale sia riconducibile a Gianluca Vacchi: è un personaggio noto, soprattutto sui social, ma non credo si possa giocare con l’attenzione dei ragazzini per attirarli con prodotti assolutamente inadatti alla loro età […] Patatina gratis insieme ai preservativi mi sembra un’evidente allusione sessista e volgare. Ripeto: tutto questo è davvero troppo. A cosa siano arrivati per pubblicizzare un kebab?“.
Gianluca Vacchi: le altre polemiche
Recentemente Vacchi è stato accusato dalla sua colf di attacchi di ira che lui ha prontamente smentito: “Riguardo alle notizie apparse in questi giorni sui media non ho rilasciato alcuna dichiarazione né ho intenzione di farlo: ci sono infatti dei procedimenti in corso e spetta unicamente ai giudici esprimersi al riguardo. Tuttavia sono state altresì diffuse, in modo fuorviante, numerose affermazioni false e gravemente offensive, anche riguardo a fatti per i quali non è mai stata presentata alcuna denuncia e che non costituiscono oggetto dei già citati procedimenti giudiziari: ho dato quindi mandato ai miei legali di tutelarmi in tutte le sedi competenti”.
L’ex fidanzata Giorgia Gabriele però lo scorso ottobre ha testimoniato proprio contro l’imprenditore e a favore della donna: “Quando avevamo bisogno la contattavamo, anche a mezzanotte, se c’era bisogno, il suo era un lavoro dietro le quinte. Si occupava della gestione delle case e del personale domestico delle case del signor Vacchi in particolare seguiva la formazione del personale organizzava i loro turni e si assicurava che la casa fosse organizzata in modo tale da essere efficiente secondo le esigenze del signor Vacchi”.
Alcuni ex domestici lo hanno accusato di sfruttamento. La governante di cui vi abbiamo già parlato e il marito, licenziati nell’ottobre del 2020, hanno chiesto a Vacchi un risarcimento di 700mila euro per gli straordinari non pagati, ferie e riposi non goduti, e il riscatto di anni di lavoro in nero. “Confermo che Vacchi chiedeva alla signora di andare a prelevare denaro al bancomat ma non saprei quantificare con quale frequenza. Vacchi preferiva avere sempre con sé del contante per ogni evenienza”, ha confermato Giorgia.
Oltre a questa storia, ricordiamo anche le accuse mosse dalla colf filippina Laluna Maricris Bantugon.