Lecce, ritrovato cadavere a Corigliano d’Otranto: 56enne nascondeva il corpo del padre morto da 15 mesi probabilmente per continuare a riscuotere la pensione. Adesso l’uomo è finito nei guai, indagato per occultamento di cadavere. Il fatto è avvenuto nella provincia salentina dove, questa mattina, è stato trovato il corpo di Antonio Caracciolo, di 84 anni, nella sua abitazione di via San Lorenzo. Il figlio, Luigi Roberto Caracciolo, negava da mesi che il padre fosse in quella casa, dichiarando – ai vicini ma anche alle forze dell’ordine – che il padre si trovasse in Svizzera, a trovare degli amici. Il corpo dell’uomo è stato trasportato presso la camera mortuaria dell’Ospedale Vito Fazzi di Lecce, a disposizione dell’autorità giudiziaria che ha deciso di far eseguire l’autopsia per capire meglio le cause del decesso di Antonio Caracciolo. Da una prima ispezione cadaverica, sarebbe stato escluso che l’84enne possa essere morto a seguito di episodi di violenza.
Lecce ritrovato cadavere a Corigliano d’Otranto: figlio nascondeva corpo del padre forse per riscuotere la pensione
È stato trovato stamattina, 15 marzo, il corpo di Antonio Caracciolo, anziano di 84 anni di Corigliano d’Otranto, in provincia di Lecce, del quale si erano perse le tracce da almeno un anno, secondo quanto raccontato dai vicini di casa. L’anziano è stato trovato nella sua abitazione di via San Lorenzo dai carabinieri che sono riusciti a entrare accompagnando il figlio, Luigi Roberto Caracciolo, di 56 anni, che in tutto questo tempo aveva negato che il padre si trovasse in città. Antonio Caracciolo è stato trovato adagiato su un lettino nella cucina, avvolto da più coperte. Vicino al corpo è stato trovato un ventilatore acceso. Il sospetto è che l’uomo possa essere morto molto tempo fa, probabilmente 15 mesi addietro, ma sia stato adagiato e occultato dal figlio forse per continuare a riscuotere la pensione presso la sede delle poste di Melpignano. L’indennità mensile, infatti, veniva regolarmente percepita forse proprio da Luigi Roberto Caracciolo che, a domanda di dove si trovasse il padre, rispondeva che era andato in Svizzera a trovare degli amici. È solo uno dei sospetti che, in tutto questo tempo, si sono alimentati nei confronti del 56enne. Oltre ai sospetti sulla pensione, infatti, l’abitazione dell’anziano doveva essere oggetto di un intervento di messa in sicurezza per la caduta di alcuni calcinacci. Tuttavia, ogni volta che i vigili andavano a suonare il campanello dell’abitazione di Antonio Caracciolo, non rispondeva mai nessuno. Anche se la pensione risultava regolarmente percepita mensilmente.
La scoperta dell’anziano deceduto da tempo
I sospetti sono ricaduti sul figlio di Antonio Caracciolo, il 56enne Luigi Roberto. Adesso l’uomo, che vive in un altro appartamento, rischia l’accusa di occultamento di cadavere. Dopo il ritrovamento del corpo dell’anziano, il magistrato di turno ha disposto l’esame autoptico, che sarà svolto presso l’Ospedale Vito Fazzi di Lecce. Da una prima ispezione cadaverica, l’uomo non sarebbe morto a seguito di episodi di violenza e non ne presenterebbe i segni. I vicini testimoniano di aver perso le tracce dell’anziano da diverso tempo, da almeno un anno. Per questo i militari si sono insospettiti e sono andati a fondo nella vicenda. Gli stessi vigili suonavano spesso alla porta dell’anziano per notificare una diffida per una pensilina pericolosa per i passanti da sistemare. Ma non ricevevano mai risposta, tanto è vero che il provvedimento risultava ancora “in sospeso”. Alla richiesta di informazioni, il figlio rispondeva sempre che il padre si trovava in Svizzera. Fino a questa mattina quando, a seguito della denuncia, i carabinieri – su delega del pm Luigi Mastroniani – hanno accompagnato il figlio presso l’abitazione del padre per farsi aprire la porta dell’abitazione, trovando l’anziano in avanzato stato di decomposizione. Nell’abitazione è intervenuta la Scientifica e il medico legale, Alberto Tortorella.