Accadde oggi 15 marzo 1917: Russia, abdica l’ultimo Zar. Fu la cosiddetta “Rivoluzione di Febbraio” a portare all’abdicazione dei Romanov. Questa rivoluzione andò in scena tra il 23 e il 27 febbraio 1917 (secondo il calendario giuliano all’epoca in vigore in Russia); tra l’8 e il 12 marzo secondo il calendario gregoriano adottato oggi (nella foto: Nicola II e la zarina Alessandra, l’ultima imperatrice di Russia, ).
Accadde oggi 15 marzo 1917: Russia, abdica l’ultimo Zar
Gli operai di Pietrogrado insorsero affiancati da reparti militari ribelli e costituirono un soviet. C’era soprattutto grande insoddisfazione per l’andamento della Prima guerra mondiale. Nicola II abdicò e poco dopo venne instaurata di fatto una Repubblica. L’insurrezione si estese dilagando nelle campagne. Fu formato un governo provvisorio dominato da aristocratici e borghesi di orientamento liberale, guidato da Aleksandr Kerenskij. Governo che, però, fu costretto a dividere il potere con i soviet degli operai e dei soldati, diretti da: socialrivoluzionari, menscevichi e bolscevichi.
L’abdicazione dell’ultimo zar non fece uscire la Russia dalla Grande Guerra
Nonostante la seconda rivoluzione del XX Secolo, dopo quella del 1905 e prima di quella dell’ottobre 1917, la Russia restò nella Prima guerra mondiale, ma, il fronte orientale andava sfaldandosi; decine di migliaia di contadini disertavano per tornare nelle campagne. La definizione del futuro politico del Paese venne pertanto affidata a un’assemblea costituente, da riunirsi dopo elezioni a suffragio universale.
Il ritorno di Lenin in Russia e la rivoluzione bolscevica
Nel mese di aprile del 1917 tornò dall’esilio il capo dei bolscevichi, Lenin, il quale incitò i soviet a prendere nelle loro mani tutto il potere, i contadini a impadronirsi della terra (cosa che stavano già facendo), gli operai e i soldati a imporre la pace immediata. Nei mesi di luglio-agosto il governo provvisorio lanciò un’offensiva contro i tedeschi che si risolse in una sconfitta. Quindi l’esecutivo di Aleksandr Kerenskij cominciò a perseguitare i bolscevichi per il loro disfattismo. Ma quando il generale Kornilov tentò un colpo di Stato reazionario, il governo Kerenskij si unì ai bolscevichi per respingerlo. Poi, in chiusura di 1917, arrivò la terza rivoluzione russa del ‘900 e la presa del potere da parte dei bolscevichi di Lenin.
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