La formula della creazione di Michelangelo Pistoletto, di cosa parla? Arriva il 15 marzo la presentazione a Roma del nuovo libro dell’artista. Si aprirà al pubblico spiegando la sua fonte di ispirazione e la nascita della sua arte.
Una formula che per Pistoletto coincide con quella della sua vita e che verrà presentata insieme al nuovo volume a Palazzo delle Esposizioni.

La formula della creazione di Michelangelo Pistoletto di cosa parla

Michelangelo Pistoletto, massimo esponente e protagonista della corrente pittorica dell’arte povera, dialogherà con Franco Bernabè domani, giorno 15 marzo, alle ore 18 e 30, presso il Palazzo delle Esposizioni, per presentare il suo nuovo libro. In 31 passi, infatti, il pittore racconta la nascita della sua esperienza artistica, quella che lui definisce la Formula della Creazione. Una formula che, in fondo, secondo l’autore, va oltre la creazione, fino a diventare la Formula stessa della Vita.

Tramite il libro, è possibile riscoprire il rapporto tra l’arte e l’uomo, l’uomo e l’Altro, toccando anche la natura, cui apparteniamo e cui appartiene ciò che abbiamo intorno. L’esperienza personale e speciale dell’artista, allora, diventa un invito speciale per tutti a riconsiderare i valori cardine della propria esistenza, per una rinnovata responsabilità verso noi stessi, verso ciò che ci circonda e verso ciò che è Altro per noi.

E la Formula della Creazione vuole uscire dai laboratori d’arte, uscire dalla soggettività del pittore, per diventare pura e vivida esistenza, come scrive lo stesso autore del libro, che mira ad avvolgere l’universo stesso: “Dalla genesi del mio lavoro questo libro porta, attraverso 31 passi, alla genesi dell’Universo. E, nel contempo, alla genesi di una nuova società.”

Edito da Cittadellarte, il libro di Michelangelo Pistoletto rappresenta un momento di riflessione fondamentale per tutta la società, necessario per riscoprire l’armonia con il cosmo.

Il libro viene presentato con queste parole sul sito ufficiale della casa editrice, con particolare attenzione alle tematiche importanti che vengono affrontate durante la trattazione di questi 31 passi: “Il libro ripercorre, passo dopo passo, il cammino che l’essere umano ha attraversato creando la religione, la politica, la scienza e le culture della società grazie al fermento germinale dell’arte. In queste pagine si comprende come affrontare il passaggio epocale che l’umanità sta vivendo, fagocitata dalla generale crisi dei sistemi che essa stessa ha creato.”

In fondo, dunque, la formula della creazione si rivolge alla società stessa, che dovrebbe riscoprire il modo di crearsi: “È una chiamata a usare la Formula della Creazione per divenire coautori di una nuova società.”

Michelangelo pistoletto quadri specchianti

Michelangelo Pistoletto viene chiamato anche “quello degli specchi”, perché ha la peculiarità di utilizzare superfici riflettenti (in particolare lastre di acciaio inox lucidate) per comporre diverse sue opere artistiche.
Lo abbiamo visto lavorare così per realizzare i “quadri specchianti”, per cui ha adottato le sue tecniche tra il 1961 e il 1962.
In questo caso specifico sono state riportare sulla carta velina su una superficie riflettente le immagini fotografiche a dimensione naturale.
Con questa tecnica chi guarda l’opera si riflette nello specchio e diventa parte integrante dell’opera stessa.

Michelangelo Pistoletto opere

L’opera più famosa di Pistoletto è la Venere degli stracci (1967). Qui l’artista ha volutamente posto una statua con tratti scultorei tipici dell’arte classica davanti ad un mucchio di “stracci”, per l’appunto: abiti consumati.

Proprio sul finire degli anni Settanta e gli anni Ottanta, Pistoletto inizia ad approfondire la sua arte in ambito di scultura in poliuretano, in marmo e crea opere particolari, estrapolando sculture classiche dai loro contesti d’origine.
A questa fase appartengono:
L’etrusco (1976), L’annunciazione (1980), Il Gigante (1981) o L’acrobata (1982).

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