Responsabilità docenti gite scolastiche: fa discutere il caso dello studente italiano che sfregia un monumento neolitico dichiarato dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità. In rete si pubblicano i primi commenti sulle responsabilità penali dei docenti accompagnatori che accettano le nomine nelle gite scolastiche a malincuore, dopotutto sarebbero più tranquilli a scuola durante le ore di lezione che durante le uscite importanti. Ne abbiamo parlato con Aldo Ficara, direttore del portale Regolarità e Trasparenza nella Scuola, intervenuto ad Open Day, su Radio Cusano Campus. “E’ una storia che evidenzia le difficoltà dei docenti di controllare gli studenti. Spesso e volentieri le gite scolastiche, che oggi si chiamano viaggi di istruzione, sono più un momento goliardico della fine del quinquennio delle superiori che altro. Gli studenti si danno alla pazza gioia, tant’è che in passato ci sono stati episodi di cadute di ragazzi da finestre degli ultimi piani dell’albergo – ha spiegato il direttore Ficara – sono occasioni in cui si verificano episodi che difficilmente possono essere controllati, né programmati. Andare in gita a Malta e vedere uno studente che danneggia un monumento patrimonio UNESCO e dell’Umanità comporta dei dinieghi, da parte degli insegnanti, a ricevere nomine di docenti accompagnatori”.

Responsabilità docenti gite scolastiche, “le pene degli studenti possono ricadere sui docenti”

Responsabilità docenti gite scolastiche: sono elevate e imprevedibili, tant’è che “possono ricadere sulle spalle degli insegnanti. Mi è capitato anche di leggere titoli tipo ‘abolire le gite scolastiche, gli studenti partecipano solo per fare guai’. Di fatto, gli studenti partono già con l’idea di mettere nei guai docenti e accompagnatori. La partecipazione alla gita riguarderebbe soltanto gli studenti che hanno una media superiore, evitando così di portare ragazzi che potrebbero dare fastidio alla classe. Gli insegnanti alle gite hanno grandi responsabilità, e le agenzie viaggi fanno grandi guadagni, pertanto sarebbe bene normarle. Bisogna fare un riferimento a livello normativo alla circolare ministeriale indirizzata a come comportarsi nei viaggi di istruzione, e mettere in evidenza le varie tipologie di viaggi: ci sono quelli di integrazione della preparazione di indirizzo, e devono essere aperti a tutti gli studenti che hanno un più ampio e proficuo rapporto tra scuola e mondo del lavoro; poi ci sono i viaggi che portano a conoscere meglio i Paesi e visite presso mostre o località di interesse storico artistico”.