Blitz, all’alba di oggi, Martedì 14 Marzo 2023, da parte di 30 militari dell’Arma dei Carabinieri di Massa che hanno arrestato una donna che riforniva quotidianamente di droga il figlio minorenne. In totale i militari, hanno dato esecuzione a 8 misure cautelari nel capoluogo apuano e a diverse perquisizioni domiciliari.
Come si sottolinea in una nota rilasciata dai Carabinieri, non è stata una delle consuete attività di indagine volte al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti quella che questa volta ha affrontato il Nucleo Radiomobile della compagnia carabinieri del capoluogo massese, non tanto per le tipologie di reati accertati, quanto per la gravità dei fatti documentati in relazione al coinvolgimento di ragazzi minorenni.
I militari, infatti, già dalle preliminari attività investigative, hanno documentato le modalità con le quali una donna e il suo compagno, entrambi residenti nel capoluogo e già noti alle forze di polizia per via dei loro trascorsi, da diverso tempo consegnavano al figlio 17enne della donna, sostanza stupefacente del tipo “crack”, permettendogli di assumerla con cadenza quotidiana.
Proprio la gravità di tali fatti ha permesso un avvio tempestivo dell’indagine che si è svolta, sia mediante l’ausilio di strumentazione tecnica, che attraverso metodi tradizionali d’indagine.
Massa riforniva di droga il figlio minorenne: coinvolto anche il fratello 14enne
Nel corso delle attività coordinate dalla Procura della Repubblica di Massa, i militari hanno potuto documentare come la coppia, facendosi supportare anche da altri soggetti, acquistava quotidianamente cocaina in polvere da diversi fornitori marocchini gravitanti nel capoluogo e, dopo le operazioni di “cottura” dello stupefacente, lo consegnavano al minore, il quale nel corso del tempo ha anche cominciato ad evidenziare segni di assuefazione.
Gli accertamenti portati avanti dalle forze dell’ordine hanno permesso anche di appurare come il gruppo coinvolto nella vicenda si ingegnava nel diversificare le modalità di consegna, spingendosi fino a coinvolgere anche il fratellino di soli 14 anni, ancora più piccolo del ragazzo, al fine di non destare sospetti nel nonno materno a cui i minori erano stati già da tempo affidati dal Tribunale dei Minorenni di Genova.
Vista la gravità della situazione, i due ragazzi sono stati tempestivamente allontanati dal capoluogo apuano e collocati in due distinte strutture specializzate.
Le misure cautelari disposte oggi
I copiosi elementi di prova hanno permesso al Giudice per le indagini preliminari del Tribunale apuano di valutare la richiesta di misura formulata dalla Procura e di emettere nella giornata di oggi, 8 distinte misure cautelari personali.
Infatti, i due compagni, lei 42 anni, lui 43 anni dopo le formalità di rito relative al loro arresto, sono stati rispettivamente condotti presso la casa di reclusione di Massa e di Pisa, mentre per le tre persone di origini marocchine è scattato il divieto di dimora nella provincia di Massa Carrara, altri tre indagati, tutti italiani, hanno ricevuto, due l’obbligo di dimora a Massa e il terzo l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria accusati di essere responsabili di concorso nelle attività di cessione di stupefacenti al minore e del reato di spaccio di sostanze stupefacenti nei confronti di altri soggetti. Quest’ultima prescrizione vale anche per tutti gli indagati a piede libero.
Le misure son state tutte notificate tranne ad un soggetto che si è reso al momento irreperibile. Gli indagati dovranno tutti rispondere davanti all’autorità giudiziaria dei reati provvisoriamente contestati e, in tale contesto, fornire le loro giustificazioni e articolare la propria difesa a fronte dell’impianto accusatorio costruito nei loro confronti.
L’attività di indagine eseguita dai Carabinieri, si sottolinea, rappresenta l’ennesimo colpo al contrasto dello spaccio di stupefacenti nel territorio apuano, capace di fornire una tempestiva risposta ad una situazione particolarmente preoccupante che meritava tutta l’attenzione e la sensibilità del caso.