Scianni Mostri, cioè il nuovo singolo del promettente cantautore pugliese che torna sulla scena con un’autoanalisi degna della migliore psicoterapia. Forse aveva ragione Anna Tatangelo o forse tra tutti i musicisti esiste un file rouge che accende le stesse stelle nel buio. Di questo e non solo, l’artista ha parlato in diretta a “Bagheera”, condotta tutti i giorni dal lunedì al venerdì in pieno drive-time dal cantautore Bussoletti e il sabato nell’edizione serale dalle 20 alle 22 per il “Bagheera Saturday Night Show”. Ecco i passaggi più importanti della loro chiacchierata.
Scianni Mostri, i crediti
“Il mio nuovo singolo è stato prodotto da Molla. Si tratta a tutti gli effetti di un brano sofferto la cui scrittura galleggia tra cantautorato e pop e dove m’impegno, con gli strumenti che ho, a raccontare della continua lotta con le mie debolezze. Perché poi è qualcosa che tocca tutti o, almeno, molti.”
Scianni Mostri, il senso
“Cosa mi ha spinto a scrivere questa canzone, questo testo? Credo fermamente che ogni persona abbia lottato almeno una volta, lotti ancora e continuerà a lottare con i propri mostri interiori che possono essere sotto forma di difetti, paure e debolezze. La mai “Mostri” racconta proprio questo ma non solo. Volevo spiegare ai fan anche come si riescano a trovare delle armi per sconfiggerli o per lo meno domarli.
Sulle armi per sconfiggere i mostri
“Canto come uccidere i propri demoni? Un po’ sì, è una specie di tutotrial musicale. Le armi che consiglio possono essere i sogni che ognuno di noi fa e che ci danno lo spunto e lo stimolo di andare avanti per superare qualsiasi ostacolo. Quindi ci convivi, lotti, anche strisciando per terra ma alla fine per qualsiasi paura, timore o appunto “mostro” scovi sempre un rimedio e continui a vivere anche a costo di perderti per un attimo o perdere qualcuno di importante. Tutto ha un prezzo, soprattutto certe battaglie.”
Sul testo
”Delle liriche di “Mostri” ti piace quando dico “Ho una calamita per le mie cazzate”? Grazie, effettivamente è un passaggio chiave. Non sono perfetto, non lo sono mai stato e mi sembra evidente che non lo sarò mai. Iniziare ad ammetterlo significa poter trovare un appiglio da cui far partire la rivoluzione. Quella rivoluzione che serve per mettere tutto in discussione e crescere.”
Sulla canzone esistente
“Esiste già un brano intitolato “Mostri” di Bussoletti? Spero non mi faccia causa. A parte gli scherzi, ne sono felice perché significa che si tratta di un tema che tocca l’anima degli artisti. Poi ognuno lo sviluppa come sa ma io non ho mai creduto alle divisioni. Chissà che non sia un’occasione, semmai, per collaborare, in futuro.”
Ecco il link del podcast dell’intera intervista di Scianni su “Mostri”:
https://www.radiocusanocampus.it/it/scianni-mostri
Ecco il video girato nella sessione del piano di “Mostri” di Scianni: