“Quest’anno saremo in grado di dire che il Covid è finito come un’emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale e come una pandemia”. A riferirlo è il direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus. La dichiarazione di fine emergenza da Covid 19 troverebbe conferma nel numero di decessi a livello settimanale che ora è inferiore rispetto a quando è stata utilizzata per prima volta la parola “pandemia” tre anni fa.
Fine emergenza da Covid, Schillaci: “Numeri tranquillizzanti”
Sulla dichiarazione di fine pandemia, si è espresso anche Orazio Schillaci:
Stiamo aspettando, e se l’Oms prende questa decisione la seguiremo. D’altronde, i numeri sono assolutamente tranquillizzanti.
Il ministro ha aggiunto che già da qualche tempo “in molti altri Stati o nazioni stanno procedendo a non contare più i casi di Covid”.
Rezza: “In Italia non c’è allarme”
Secondo Giovanni Rezza, direttore generale della Prevenzione sanitaria al ministero della Salute, la situazione Covid in Italia è “in qualche modo di normalizzazione, il che non vuol dire che non si continui a sorvegliare il fenomeno”. E ha precisato:
L’attenzione rimarrà elevata fino a quando l’Oms continuerà a considerare il Covid un’emergenza, anche se non ci sarà più il clamore e la visibilità di qualche anno fa.
Il direttore ha sottolineato che va mantenuta alta l’attenzione verso le persone fragili, come anziani e individui più vulnerabili a causa di patologie importanti. A loro, “si consiglia prudenza e si raccomanda di vaccinarsi”.
Ricciardi: “Non si può abbassare la guardia”
Dello stesso parere è anche Walter Ricciardi, docente di Igiene all’Università Cattolica di Roma:
È ragionevole che l’Organizzazione mondiale della sanità vada nella direzione di decretare la fine della pandemia. In questo momento, infatti, la circolazione del virus appare più ridotta.
Tuttavia, invita l’Oms ad essere cauta nell’archiviare l’allarme pandemico, perché “se è vero che abbiamo un trend migliorativo, è anche vero che il virus non è sparito”.
Bassetti: “L’emergenza da Covid è finita, non serve che lo dica l’Oms”
Per Matteo Bassetti, direttore di Malattie infettive all’ospedale San Martino di Genova, non ci sono dubbi:
La pandemia da Covid 19 è finita e non serve che lo dica l’Organizzazione mondiale della sanità.
Secondo l’infettivologo sono infatti i dati a parlare:
Oggi non sta male più nessuno come tre anni fa. Si deve avere cautela come si ha con altre malattie infettive.
Per Bassetti, è anche ora di “finirla con le norme anti-Covid che ancora ci sono, con gli ospedali che ancora chiedono tamponi per entrare in alcuni percorsi”.
Gismondo: “La pandemia è finita scientificamente e socialmente”
Per la microbiologa Maria Rita Gismondo, la dichiarazione di fine Pheic (emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale) è scontata poiché “si accinge a decretare qualcosa che è già nei fatti scientifici e direi anche sociali”. E commenta:
La pandemia in questo momento è assolutamente finita.
Ma avverte:
Ribadiamo sempre che in qualsiasi momento ci può essere un’allerta per questo o per altri virus.
Pregliasco: “Decisione politica”
L’unico voce fuori dal coro è il virologo Fabrizio Pregliasco, docente di Igiene dell’Università Statale di Milano, il quale ha dichiarato che di fatto, “non si può dire che c’è una fine della pandemia. O, meglio, non esistono gli indicatori oggettivi per dire che è finita”:
Una pandemia finisce quando non è più un’emergenza. E quando c’è la percezione, un po’ come avviene già ora”, che venga “un po’ derubricata, anche se il Covid è una patologia che rimarrà”
E conclude:
Sia chiaro che l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) potrebbe decidere in termini formali che la pandemia è finita, ma non su una base di un dato oggettivo, si tratta più di una decisione politica ed è chiaro che è molto delicata, anche perché bisogna mantenere alta l’attenzione.