Diventano ottanta le vittime del naufragio di Cutro. Il numero dei decessi a seguito della strage di domenica 26 febbraio si aggiorna di ora in ora, con l’ultimo corpo recuperato intorno alle 14 nei pressi della tratta di mare antistante il comune di Belcastro, avvistato da un elicottero della Guardia costiera. A pochi passi da Catanzaro e ad alcuni chilometri a sud dal luogo del naufragio, un altro numero si aggiunge al bilancio già drammatico di morti.

Il corpo recuperato è quello di un uomo di circa 30 anni, presumibilmente. La vittima è stata trovata in avanzato stato di decomposizione, motivo per cui diventa difficile l’identificazione della persona. L’uomo è rimasto in acqua per sedici giorni e il corpo sembrerebbe essere consumato dalla forza dell’acqua. Sul posto sono intervenuti anche la squadra scientifica della polizia di Stato e il medico legale per autorizzare la rimozione del cadavere. Un’altra vittima, dunque, con il bilancio che rischia di aumentare ulteriormente nelle prossime ore.

Aumentano le vittime del naufragio di Cutro, Bonelli: “Serve Dna per nomi corpi”

Con l’aumento delle vittime del naufragio di Cutro ci si pone il problema legato all’identificazione dei corpi. Per molti risulta difficile in quanto alcuni cadaveri sono in avanzato stato di decomposizione, dunque il tema diventa il prelievo del Dna. Sulla questione è intervenuto Angelo Bonelli, deputato di Alleanza Verdi-Sinistra Italiana, che ha indirizzato una lettera a Palazzo Chigi rivolgendosi direttamente al premier Meloni, anche a seguito del recente Consiglio dei ministri proprio vicino Cutro:

“Cara Presidente, Le scrivo in relazione al naufragio di Steccato di Cutro. Sono in contatto con i familiari dei dispersi che sono venuti da diverse parti dell’Europa, dove hanno lo status di richiedenti asilo. Vengono dalla Germania, l’Olanda, la Svizzera, l’Austria, il Belgio e anche la Finlandia. Sono in totale circa tredici famiglie che sono, non solo disorientate dal dolore della scomparsa dei propri cari, ma anche perché stanno riscontrando notevoli difficoltà di interlocuzione con il Governo italiano. Quello che chiedono questi familiari è di rintracciare i propri dispersi”

Angelo Bonelli

In quel Consiglio dei ministri ha avuto un ruolo centrale il ministro delle Infrastrutture, nonché vicepremier, Matteo Salvini, che ha così commentato la questione a “24Mattino” su “Radio 24”: “Vanno ripristinati i decreti sicurezza di Salvini sull’immigrazione? Buona parte di quei contenuti sono già stati ripresi nei decreti presentati a Cutro e altre parti potranno essere aggiunte nel dibattito parlamentare”. Sul tema, dunque, si rinnovano i profili di discussione.