Grazie a un delicato intervento chirurgico, a una bambina di appena un anno è stato asportato il feto parassita del fratello gemello dal cranio. E’ accaduto in Cina. Un caso rarissimo di fetus in fetu riportato sulla rivista Neurology dal team medico dell’Ospedale Universitario Huashan dell’Università Fudan di Shanghai, dell’Ospedale Tiantan di Pechino e dell’Ospedale Internazionale dell’Università Peking.
Asportato feto parassita in Cina
La bambina presentava, oltre a una circonferenza cranica allargata, anche un ritardo motorio. Dopo essere stata sottoposta a una TC (tomografia computerizzata), i medici hanno notato che il cervello della piccola era compresso proprio a causa del feto malformato lungo circa 10 centimetri. Il fratello gemello presentava un accenno di colonna vertebrale, degli arti superiori e persino delle piccolissime dita. Si trovava in una sacca di liquido tra i ventricoli cerebrali. Il feto parassita non avrebbe mai potuto svilupparsi correttamente: non possedeva infatti né cervello né cuore. Ma aveva comunque ricevuto sangue e nutrienti dalla sorella.
Non si conoscono le condizioni della bimba cinese, ma è possibile ipotizzare che si sia completamente ripresa. Oltre a questo intervento che ha asportato il feto parassita in Cina, un’operazione simile, perfettamente riuscita, era stata già descritta nella rivista Journal of Neurosurgery nei primi anni Ottanta. Quando un altro feto intracranico di 14 centimetri venne rimosso da un bambino inglese di appena sei settimane.
Una rara forma di fetus in fetu
I casi di ‘feto nel feto’ come quello riscontrato in Cina sono davvero poco frequenti. Si stima che questa condizione possa verificarsi una sola volta ogni 500 mila nati vivi, soprattutto in Asia. Secondo gli esperti può accadere nelle primissime fasi di una gravidanza gemellare atipica, quando le cellule non riescono a separarsi correttamente: così quelle di uno dei gemelli vengono inglobate in una parte del corpo dell’altro. Nel caso specifico della bimba cinese, nel tessuto cerebrale. Sono stati riscontrati finora solo 18 casi di fetus in fetu nel cranio, sui circa 200 noti alla letteratura medica, su cui esistono riferimenti a partire dai primi dell’Ottocento. I motivi precisi per cui questo avvenga non sono ancora del tutto noti e a volte il feto parassita viene scambiato per un tumore dei tessuti embrionali, simile a una cisti.
I precedenti più recenti
Tra gli episodi più recenti di fetus in fetu, quello avvenuto in India lo scorso ottobre, quando una neonata è venuta alla luce con ben 8 embrioni all’interno dello stomaco. I genitori della piccola, allarmati dallo strano rigonfiamento, si sono recati in ospedale dove, in seguito a una TAC, i medici hanno fatto l’eccezionale scoperta. La bimba è stata subito operata e l’intervento è perfettamente riuscito.
Un altro caso piuttosto interessante si è invece verificato nel 2019 in Colombia. Il feto parassita era stato scoperto in anticipo, riuscendo così a gestire meglio eventuali complicazioni, durante l’ecografia di una donna incinta di 35 settimane, Monica Vega. Nel corso di una visita di controllo, il ginecologo Miguel Parra-Saavedra aveva infatti notato che nel ventre del feto in formazione si stava in realtà sviluppando un altro feto, collegato tramite un cordone ombelicale. Una volta arrivata alla 37esima settimana di gravidanza, alla donna è stato praticato un taglio cesareo per il timore che il gemello parassita potesse danneggiare gli organi interni della sorella. La neonata è stata subito operata: il feto era lungo 5 centimetri, era privo di cervello e cuore, ma presentava testa e arti sviluppati parzialmente.
Non sempre il feto parassita viene subito individuato. Nel 2015 una donna britannica di 45 anni, operata per rimuovere quella che sembrava una comune cisti ovarica, aveva scoperto di avere dentro di sé un piccolo feto gemello malformato, rimasto nascosto nel suo corpo per decenni.