Come andare in pensione a 62 anni nel 2023? Quanti anni di contributi ci vogliono per andare in pensione a 62 anni? Sono ancora tante le domande sulla pensione anticipata flessibile 2023. D’altronde, dopo un 2022 non ricco di novità previdenziali, il 2023 non sembra migliore sotto diversi punti di vista, per cui interessa scoprire quali possibili soluzioni esistono per ritirarsi dal lavoro ancor prima di aver maturato 67 anni di età.
Ora che la Riforma pensioni sembra sfumare anche per il 2024, i lavoratori percepiscono maggiormente il peso dell’inflazione, si intravede il velo della tempesta avvicinarsi, per cui istintivamente anche aderendo a condizioni non proprio “felici”, chi può cerca una formula pensionistica per assicurarsi almeno la pensione.
Nel merito, l’Ente nazionale della previdenza sociale ha reso ufficiali le prime istruzioni per la pensione anticipata flessibile Quota 103, introdotta dall‘articolo 1, commi 283 e 284, della legge 29 dicembre 2022, n. 197.
Pensione anticipata: ecco chi può ritirarsi a 62 anni piuttosto che 67
L’Ente nazionale della previdenza sociale nella circolare n. 27 pubblicata il 10 marzo 2023, ha reso noti i primi requisiti per l‘accesso libero alla pensione anticipata flessibile, più conosciuta come formula previdenziale Quota 103. Nuove indicazioni sull’erogazione dell’importo spettante, cumulo reddituale e altre prestazioni economiche.
La pensione anticipata flessibile spetta a coloro che perfezionano i requisiti di età, di contribuzione e hanno terminato l’attività lavorativa. L’INPS rilascia il trattamento economico quando il lavoratore raggiunge l’età di 62 anni e matura il requisito di 41 anni di contribuzione.
L’Ente di previdenza sociale aveva già anticipato l’operatività della misura nel messaggio n. 754/2023, permettendo la presentazione della domanda di accesso alla pensione anticipata flessibile.
Successivamente, maggiori dettagli sono stati introdotti con la circolare n. 27 pubblicata il 10 marzo 2023. In particolare, il documento è stato articolato ponendo in evidenza i criteri principali della misura, quali: requisti per il diritto alla pensione anticipata, importo, cumulo e decorrenza. Oltre a prendere in esame i punti di incumulabilità del trattamento economico con redditi derivanti da attività lavorativa e così via.
Quanti anni di contributi ci vogliono per andare in pensione a 62 anni?
L’INPS nella circolare n. 27 del 10 marzo 2023, analizzata le disposizioni operative contenute nell’articolo 1, commi 283 e 284, della legge 29 dicembre 2022, n. 197. In questo contesto, viene chiarito che la pensione anticipata flessibile viene rilasciata con un‘anzianità contributiva pari a 41 anni, di cui almeno 35 anni di contribuzione effettivi al netto dei periodi di malattia, disoccupazione o prestazioni equivalenti.
Possono richiedere la pensione anticipata flessibile gli iscritti all’assicurazione generale obbligatoria (AGO) e alle forme esclusive e sostitutive della medesima gestite dall’INPS, nonché alla Gestione separata di cui all’articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335, che maturano i requisti previsti dalla normativa vigente entro il 31 dicembre 2023.
In particolare, i criteri principali per conseguire il diritto alla pensione anticipata portano al raggiungimento di un’età anagrafica non inferiore a 62 anni e un’anzianità contributiva minima di 41 anni.
L’INPS per il trattamento pensionistico anticipato liquida un assegno lordo mensile non più alto di cinque volte il trattamento minimo previsto a legislazione vigente.
Punto 6 della circolare INPS n. 27/2023, pensione anticipata flessibile
L’INPS nel punto 6 della suddetta circolare spiegata le disposizioni operative contenute nell’articolo 14.1, comma 3, del decreto-legge n. 4/2019, convertito, successivamente, dalla legge n. 26/2019, nel quale sono riportare le indicazioni sull’incumulabilità della pensione anticipata flessibile con i redditi derivanti da attività lavorativa in qualità di dipendente o autonomo. L’opzione della norma viene riscontrata solo sui redditi derivanti da lavoro autonomo occasionale nel limite di 5.000 euro lordi annui.
Tale incompatibilità trova la sua applicazione nel lasso di tempo compreso tra la data di decorrenza della pensione e la data di perfezionamento del requisito anagrafico previsto per l’accesso alla pensione di vecchiaia., ovvero 67 anni di età fino al 2026.