Ursula von der Leyen ritiene l’industria delle tecnologie pulite “fondamentale per raggiungere gli obiettivi previsti nel Green Deal europeo e nella transizione digitale”: si tratta di un mercato “in rapida crescita”. Lo ha detto la stessa presidente della Commissione europea in un’intervista alle agenzie di stampa riunite nel progetto European Newsroom (Enr).

Entro il 2030 il mercato della tecnologia pulita triplicherà. Gli investimenti fatti l’anno scorso hanno superato i mille miliardi, ovvero il 30% in più rispetto all’anno precedente.

I consumatori ritenuti da von der Leyen “al centro della riforma” del mercato elettrico, poiché “uno degli obiettivi principali è portare i vantaggi dell’energia rinnovabile a basso costo più vicino ai consumatori”. La riforma “riduce drasticamente l’impatto del gas sul prezzo dell’energia elettrica”, ha spiegato la presidente della Commissione Ue.

Ue, von der Leyen: “Sviluppare tecnologie pulite nell’interesse degli Stati membri”

La presidente della Commissione ha rimarcato la volontà dell’Ue di “rimanere all’avanguardia” nel settore della tecnologia pulita. “Questo pacchetto” di riforme, tra cui quella del mercato elettrico, il piano industriale verde e la legge europea sulle materie prime critiche, “ci dimostra che è possibile ridurre le emissioni e avere allo stesso tempo una strategia di crescita“.

Esportare le nostre tecnologie è per noi uno dei driver di crescita più importanti: è nell’interesse comune di tutti gli Stati membri andare avanti e sviluppare la nostra industria della tecnologia pulita.

Le parole di von der Leyen dimostrano come l’Ue abbia intenzione di “creare un club per le materie prime critiche” con “Paesi affini e affidabili come il Canada”. Lo scopo della legge sulle materie prime critiche, che dovrebbe essere presentata la prossima settimana, è quello di rafforzare, “rendere sicure” e “diversificare le catene di approvvigionamento”, limitando così la dipendenza dalla Cina, ma “senza sganciarsi da Pechino”.

Senza materie prime critiche non c’è nessuna transizione verde e nessuna transizione digitale.