Eurogruppo in pressing sull’Italia per la ratifica della riforma del Meccanismo europeo di stabilità (Mes), l’ultima mancante perché entri in vigore il trattato rivisto sul fondo ‘salva Stati’. Sale la tensione sulla revisione della governance economica nell’Ue. Berlino ha attaccato l’idea della Commissione di anticipare l’uso delle regole del nuovo Patto non ancora approvato. La riforma vede solo una opinione in “fase di formazione”, ha detto il ministro delle Finanze tedesco Christian Lindner, e il governo tedesco è “estremamente critico quando conclusioni vaghe del Consiglio portano già a un’attuazione concreta da parte della Commissione”.
L’esecutivo Ue ha annunciato mercoledì che a maggio nelle raccomandazioni specifiche per Paese userà l’indicatore della spesa primaria netta (quella al netto delle entrate una tantum e della spesa per interessi), che nel suo disegno andrà a sostituire quelli delle vecchie regole. Secondo la Germania andrebbe applicato ancora il Patto in vigore e, se il caso, anche con procedure per deficit eccessivo, che non sono tecnicamente escluse dalla clausola generale di salvaguardia in scadenza a fine anno (l’esecutivo ha già dichiarato di non voler fare procedure per deficit quest’anno). “La Commissione sta interpretando un risultato intermedio del Consiglio europeo. Questo mette a rischio la fiducia in un processo negoziale aperto”, ha minacciato Lindner.