Tregua fiscale 2023: la legge n. 197 del 29 dicembre 2022 (c.d. Legge di Bilancio 2023) ha introdotto una seria di misure con lo scopo di supportare le imprese e i contribuenti che si trovano in una situazione di crisi economica a causa degli effetti che si sono evidenziati in seguito allo scoppio della pandemia da Covid-19 e in seguito all’aumento dei prezzi dei prodotti energetici.

Tra queste novità una delle più importanti è sicuramente quella della “Tregua fiscale”, che ha apportato dei cambiamenti per quanto riguarda:

  • la regolarizzazione delle irregolarità formali;
  • il ravvedimento speciale per le violazioni tributarie;
  • l’adesione agevolata e la definizione agevolata degli atti del procedimento di accertamento;
  • la chiusura delle liti tributarie;
  • la regolarizzazione degli omessi pagamenti di rate dovute a seguito di:
    • acquiescenza;
    • accertamento con adesione;
    • reclamo o mediazione;
    • conciliazione giudiziale;
  • lo stralcio dei debiti fino a 1.000 euro affidati agli agenti della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015;
  • la definizione agevolata dei carichi affidati agli agenti della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022.

Ecco qui di seguito tutte le informazioni nel dettaglio che riguardano le misure previste dalla tregua fiscale 2023.

Tregua fiscale 2023: ecco tutte le informazioni nel dettaglio riguardo la definizione agevolata e lo stralcio dei debiti fino a 1.000 euro

La prima misura di cui andremo a parlare e che riguarda la tregua fiscale 2023 è la definizione agevolata delle comunicazioni d’irregolarità, la quale consente, per l’appunto, di definire in via agevolata le comunicazioni degli esiti del controllo automatizzato delle dichiarazioni per cui risulta in corso il pagamento rateale alla data del 1° gennaio 2023.

L’agevolazione che viene riconosciuta consiste nella riduzione delle sanzioni dovute, le quali saranno corrisposte in misura pari al 3% dell’imposta non versata oppure che è stata versata in ritardo.

La seconda misura della tregua fiscale 2023 è quella relativa alla definizione delle irregolarità formali, la quale prevede che le irregolarità, le infrazioni e le inosservanze di obblighi o di adempimenti commesse fino al 31 ottobre 2022 non vengono calcolate nella base imponibile per il pagamento delle seguenti imposte e tributi:

  • le imposte sui redditi;
  • l’IVA;
  • l’IRAP;
  • il pagamento dei tributi.

Tali irregolarità formali, infatti, possono essere regolarizzate dal contribuente attraverso il pagamento di una somma pari a 200 euro, da versare in due rate di pari importo, entro il 31 marzo 2023 e il 31 marzo 2024.

La Legge di Bilancio 2023 ha previsto, poi, una nuova definizione agevolata per i debiti contenuti nei carichi affidati all’Agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022.

Tali debiti possono essere estinti dal contribuente senza che quest’ultimo provveda al pagamento degli interessi e delle sanzioni.

Per aderire bisogna presentare una dichiarazione di adesione entro il 30 aprile 2023, esclusivamente con modalità telematiche, per poi pagare:

  • in un’unica soluzione, entro il 31 luglio 2023;
  • in massimo di 18 rate (5 anni), di cui le prime due con scadenza il 31 luglio e il 30 novembre 2023, mentre le restanti 16 rate, ripartite nei successivi 4 anni (28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre di ogni anno a partire dal 2024), con l’applicazione di un tasso di interesse pari al 2% annuo a partire dal 1° agosto 2023.

E’ prevista inoltre la definizione agevolata degli atti del procedimento di accertamento, con una riduzione delle sanzioni pari a:

  • 1/18 del minimo previsto per legge, in caso di accertamenti con adesione;
  • 1/18 dell’importo irrogato, in caso di avvisi di accertamento, di rettifica e liquidazione e degli atti di recupero.

La definizione agevolata delle liti pendenti, invece, prevede il pagamento del tributo al netto di interessi e sanzioni, previa presentazione di un’apposita domanda entro il 30 giugno 2023.

Infine, la Legge di Bilancio 2023 prevede lo stralcio dei debiti fino a 1.000 euro, ovvero l’annullamento automatico, alla data del 31 marzo 2023, dei debiti affidati all’Agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015