Aumenti stipendi scuola sono in arrivo nel cedolino NoiPa di marzo 2023 con il pagamento di arretrati anche per i supplenti e il personale Covid. È quanto deriva dal via libera dato dalla Ragioneria Generale dello Stato all’utilizzo dei 300 milioni di euro, risorse che – da piccoli progetti per la formazione degli insegnanti – verranno spostate sugli stipendi dei docenti e andranno a incrementare i fondi stanziati per l’adeguamento delle buste paga. L’intero aumento delle retribuzioni, che si somma alla prima tranche già percepita dal personale della scuola con il cedolino di dicembre 2022, si inquadra nell’ambito del rinnovo del contratto dell’Istruzione 2019-2022: agli insegnanti spetta anche il versamento degli arretrati per il tardivo nuovo contratto, includendo pure l’anno 2022. Gli aumenti sono al netto dell’indennità di vacanza contrattuale già versata ai docenti, somma che – per il nuovo contratto 2022-2024 – decorre a partire dal mese di aprile dello scorso anno.
Aumenti stipendi scuola cedolino Noipa 2023: ecco cosa spetta agli insegnanti
Via libera della Ragioneria Generale dello Stato ai 300 milioni di euro per l’aumento degli stipendi dei docenti della scuola. A confermare il nuovo utilizzo dei fondi – che fanno parte delle risorse stanziate per la professionalità dei docenti – è stato lo stesso ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, che già a inizio di marzo aveva spiegato che quelle risorse, destinate a piccoli progetti per la valorizzazione della figura dell’insegnante, in realtà sarebbero stati spostati per le retribuzioni del personale docente, dando “un segnale tangibile di attenzione” verso tutto il corpo dei prof. L’ulteriore conferma da parte del ministro è arrivata alla Fiera Didacta di Firenze di qualche giorno fa: le nuove risorse che confluiranno sul rinnovo dei contratti della scuola per il triennio 2018-2021 rappresenteranno il secondo incremento delle buste paga dopo quello di dicembre 2022. La firma definitiva del contratto, inoltre, è attesa al round finale all’Aran alla presenza dei sindacati della scuola nei prossimi giorni. Nel frattempo, i docenti hanno trovato nel cedolino NoiPa quanto i sindacati e il ministero dell’Istruzione hanno convenuto nell’accordo di inizio dicembre scorso: nell’emissione di dicembre, infatti, erano stati versati parte degli arretrati di stipendio che gli insegnanti non avevano percepito per gli anni dal 2018 al 2021 e nel 2022. Tuttavia, i tecnici del ministero di Viale Trastevere sarebbero a lavoro per includere negli arretrati anche i docenti precari che hanno prestato servizio da supplenti negli anni relativi al ritardato rinnovo del contratto scuola.
Supplenti e personale Covid: in arrivo gli arretrati 2019-2022 nel cedolino di marzo 2023
La decisione del ministero dell’Istruzione riguarderebbe gli arretrati non ancora corrisposti nel cedolino NoiPa per i precari che hanno lavorato con contratti di supplenze brevi e saltuarie negli anni dal 2019 al 2022. È probabile che questi arretrati possano essere versati nel cedolino in emissione a marzo 2023 o, al più tardi, in quello di aprile. Si ricorda che, nel cedolino di dicembre 2022, solo gli insegnanti di ruolo hanno percepito gli arretrati spettanti per il ritardo accumulato nel rinnovo del contratto della scuola. In attesa del pagamento degli arretrati, dunque, sono sia i docenti che hanno fatto supplenze nei quattro anni dal 2019 al 2022, che il personale Covid: per tutto questo contingente non è stato possibile procedere con il pagamento di quanto dovuto a dicembre in quanto i tecnici del ministero dell’Istruzione sono al lavoro per estrapolare i dati di tutte le supplenze del personale interessato in maniera manuale, dal momento che il portale NoiPa non procede in via automatica a questo calcolo. Peraltro, questa mancata funzionalità di NoiPa comporta anche che i contratti di supplenza caricati in data precedente al 7 dicembre 2022 non includano gli aumenti stabiliti dal nuovo contratto scuola, con indicazione nel cedolino degli stipendi dei vecchi importi fino al momento in cui non vengano caricati gli arretrati spettanti. Naturalmente, l’emissione NoiPa per i supplenti includerà anche la quota stipendiale non erogata a decorrere da gennaio 2023, mese a partire dal quale competono gli aumenti.