Il Senatore Matteo Renzi è stato ospite, questo pomeriggio, del programma Zapping su Rai Radio 1. Il leader di Italia Viva ha toccato diversi punti. Tra questi, nel giudicare il governo Meloni, ha prospettato una imminente flessione di consenso dell’esecutivo:
Alle Europee del 2024 la luna di miele sarà finita. Non so se, in seguito, nascerà un Meloni bis o un altro governo. Sembrava che la Meloni dovesse avere una luna di miele decennale ma abbiamo visto che, alle prime difficoltà, anche loro vanno in tilt. La politica di oggi va veloce. Non solo in Italia.
Renzi, restando su Giorgia Meloni, ha giudicato quando avvenuto a Cutro quindi sulla gestione del fenomeno migratorio. Il suo commento:
La passeggiata di Cutro è buona per i like sui social non per altro, non ha avuto senso. La Meloni dice che deve occuparsene l’Europa ma quelli che in Europa stanno nel partito di Meloni mettono il veto alle indicazioni europee. Tra rave party, pos, caccia al cinghiale ed altro la verità è che non c’è una proposta economica per uscire da questa situazione. Di cui Meloni non ha colpa, è una questione mondiale. Ma il suo governo non sta facendo nessuna proposta.
Le critiche arrivano pur confermando lo stile terzopolista: nessuna posizione ideologica. Voce grossa sugli errori, plausi sulle cose buone. Il concetto è stato espresso così:
Noi siamo all’opposizione in modo netto e senza fraintendimento. Se la Meloni va bene festeggio perché vuol dire che l’Italia va bene. Se fa cose che non vanno bene abbiamo il dovere, stando all’opposizione, di dire che quello che fa non va bene. Ma non lo facciamo con ideologia.
Renzi: sul partito unico il Terzo Polo non basta
Matteo Renzi è poi intervenuto su un tema in trend dalle parti dei partiti del Terzo Polo: la nascita di un partito unico, di centro e liberale, che tenga dentro Azione ed Italia Viva. Ma non solo. Già, perché è proprio Renzi a sollevare il dubbio: noi da soli non bastiamo. Il senatore fiorentino, quindi, apre ad altre forze ed altre realtà che volessero sposare il progetto. Le sue parole:
Spero che il nuovo partito non sarà solamente con me e Calenda. Sappiamo benissimo che non bastiamo. Bisogna dare una casa ad un sacco di bella gente che magari in passato ha votato il Pd ma ora no. Oppure che votava Forza Italia ma non vuole votare Meloni o Salvini. Questa gente ha bisogno fi una casa e sono convinto che, da qui alle europee, l’avrà.
Sul nuovo Pd di Schlein
La crescita dell’elettorato terzopolista, quindi dell’espressione partitica che ne nascerà, potrà avvenire grazie ai voti del Pd. E, per meglio dire, di quegli elettori centristi e riformisti che non si rivedranno in Elly Schlein. È questo il disegno prospettato da Renzi che poi, per quanto riguarda la nuova segretaria dem, ha detto:
Faccio i migliori auguri ad Elly Schlein. Enrico Letta ha, più o meno consapevolmente, creato le condizioni per il trionfo di Giorgia Meloni dividendo tutto e tutti. È lui il responsabile di questo disastro e mi sono stancato di dirlo. La nuova Segretaria ha vinto le primarie su una piattaforma che non condivido – tant’è che sono uscito dal Pd e non ci penso nemmeno a tornare – e che rinnega tutto ciò che era stato fatto (lo dice riferendosi alla sua segreteria, ndr).
Tuttavia, ha aggiunto di riconoscerle:
Una linea politica molto precisa. Poi vedremo quanto sarà ecumenica nel portarla avanti. Con Schlein sarà una cosa diversa e radicalizzerà lo scontro con Giorgia Meloni. Questa leadership permetterà, però, la nascita di un polo riformista vero che non credono al populismo grillino o al sovranismo della destra.