Le Iene anticipazioni 14 marzo 2023 Giorgia Meloni, il programma di Italia 1 in prima serata intervista il presidente del Consiglio sul massacro di Ponticelli. La leader di Fratelli d’Italia è stata incalzata sul caso di cronaca avvenuto il 2 luglio 1983, noto come il “massacro di Ponticelli”. Durante la trasmissione “Le Iene presentano: Inside” di domenica Giulio Golia e Francesca Di Stefano con un servizio dal titolo “Mostri o Innocenti?”, hanno ripercorso le tappe della vicenda con cui parleranno insieme alla premier che vorrebbe riaprire il caso.
Le Iene anticipazioni 14 marzo 2023 Giorgia Meloni parla al programma sul massacro di Ponticelli
“Mi ha ufficialmente convinto ad occuparmene. – Ha dichiarato la Premier Meloni alle telecamere de Le Iene – Fermo restando che le sentenze si rispettano e che abbiamo rispetto per la Magistratura. Mi ha colpito il caso, mi hanno colpito loro e mi colpisce il fatto che, semmai fosse così, c’è un altro colpevole. In uno Stato giusto se hai degli elementi oggettivi affronti eventuali errori. È possibile che magari esca fuori qualcosa che prima non c’era.” Giulio Golia le ha inoltre consegnato una chiavetta Usb con il video della puntata speciale trasmessa ieri: “Grazie, me lo studio e vedo cosa si può fare.”, ha risposto la Premier.
Cosa è accaduto al massacro di Ponticelli?
Il massacro di Ponticelli avvenuto quaranta anni fa il 2 luglio del 1983 ha visto due bambine di 7 e 10 anni, Barbara Sellini e Nunzia Munizzi, violentate, torturate, uccise, e infine date alle fiamme. Un delitto efferato e brutale, che sconvolse non solo Napoli ma l’Italia intera, e che, dopo due mesi di indagini e tre anni di processi, condannò all’ergastolo Ciro Imperante, Giuseppe La Rocca e Luigi Schiavo. I tre, appena maggiorenni all’epoca dei fatti, sostennero dal primo momento di essere innocenti. I tre hanno ottenuto nuovamente la libertà dopo aver scontato la loro pena ed ancora oggi si professano vittime di un clamoroso errore giudiziario. Un caso questo che ha attirato anche l’attenzione della Commissione Parlamentare Antimafia che ha, di recente, sollevato parecchi dubbi sulle indagini svolte che l’hanno portata a valutare una possibile revisione del processo di condanna. Si parla dell’eventualità che la strage sia stata ordinata dalla criminalità organizzata.