Il ciclone Freddy torna a far parlare di sé, tra danni registrati e record superati. Ora è arrivato in Mozambico per la seconda volta. Freddy è diventato il ciclone tropicale più longevo della storia, non solo per l’emisfero sud, ma per gli oceani di tutto il Pianeta. Si tratta del ciclone più energetico mai registrato sul Pianeta Terra, nonché quello che ha subito il numero maggiore di rapide intensificazioni.

Ciclone Freddy in Mozambico: una storia che parte da lontano

Il ciclone Freddy è nato solo il 6 febbraio, ma è già entrato nella storia. Si è creato sopra le acque che separano l’Indonesia dall’Australia Occidentale e il 19 febbraio, dopo aver percorso quasi 9mila chilometri sulle acque dell’Oceano Indiano, è arrivato in Madagascar.

Dopo aver attraversato l’isola e aver lasciato innumerevoli danni, il 24 febbraio approda in Mozambico e l’11 marzo ha fatto il suo grande ritorno nel Paese africano. È durato la bellezza – o bruttezza, considerando gli incidenti che ha causato – di ben 35 giorni, superando il precedente record registrato nel 1994 da John, l’uragano che passò sul Pacifico per 31 giorni, tra l’11 agosto e il 13 settembre. Nonostante abbia avuto vita più lunga, Freddy non ha battuto il record di tragitto più lungo percorso, che rimane all’uragano John. Resta comunque il ciclone più energetico mai osservato.

Ora tocca al Mozambico fare i conti con il ciclone: piogge, venti e inondazioni si stanno abbattendo sul Paese. Il ciclone ha fatto il suo secondo approdo vicino al porto orientale di Quelimane intorno alle 22:00, ora locale, di sabato. Le persone sono state invitate a trasferirsi in rifugi temporanei, tra cui scuole, chiese e magazzini.

Una persona ha perso la vita, portando il bilancio delle vittime ad almeno 28 morti da quando la tempesta è atterrata per la prima volta.

L’elettricità è stata spenta per precauzione dall’azienda elettrica e tutti i voli sono stati sospesi, secondo TVM. Ora il ciclone sembra bloccato al largo, ma si pensa che si dirigerà verso la terra ferma.

L’agenzia nazionale per la gestione dei disastri del Mozambico stima che più di 1,5 milioni di persone siano state colpite da quando la tempesta ha colpito il Paese per la prima volta il mese scorso, con oltre 8.000 persone costrette a lasciare le loro case.