Arretrati Assegno unico 2023, pagamenti di marzo 2023: a chi spettano e quando arrivano. Il calendario dei pagamenti Inps della misura introdotta a marzo di un anno fa per le famiglie con i figli è stato aggiornato ricomprendendo anche il versamento degli arretrati, per chi non li avesse ancora percepiti, nonché la rivalutazione e gli aumenti dell’Assegno unico dell’8,1% per effetto del tasso di inflazione calcolato dall’Istat per l’anno 2022. Il pagamento dell’Assegno unico in questo mese di marzo arriverà suddiviso in due tranche differenti: infatti, il 15 marzo riceverà il pagamento chi ha diritto alla misura; il 27 marzo, invece, riceveranno il versamento i percettori del Reddito di cittadinanza direttamente sulla carta. Ma, insieme alla rivalutazione, molti dei percettori della misura avranno anche l’accredito degli arretrati spettanti perché la rivalutazione decorre dal 1° gennaio 2023. Leggiamo chi ne ha diritto.
Arretrati Assegno unico 2023 quando pagano e a chi spettano
Pagamento dell’Assegno unico per i figli della mensilità di marzo fissato per il giorno 15 di questo mese. I percettori dell’indennità riceveranno il versamento direttamente sul conto corrente bancario senza altri vincoli. Per chi percepisce, invece, il Reddito di cittadinanza, l’Assegno unico per i figli sarà versato il giorno 27 marzo direttamente sulla carta. Avranno l’importo pieno, cioè rivalutato dell’8,1% del tasso di inflazione osservato dall’Istat durante il 2022, i percettori che abbiano presentato rinnovo dell’Indicatore della situazione economica equivalente (Isee) entro il 28 febbraio 2023. Per questa platea, con il versamento di marzo arriveranno anche gli arretrati dei primi due mesi – gennaio e febbraio – del 2023. Finora, infatti, gli importi dell’Assegno unico per i figli erano ancora quelli percepiti fino a dicembre 2022: quindi chi ha rinnovato l’Isee a febbraio, a marzo percepirà gli arretrati e il nuovo importo mensile aggiornato. Chi ha rinnovato l’Isee a gennaio, invece, ha già percepito gli arretrati di gennaio 2023 nello scorso accredito di febbraio: a marzo percepirà, dunque, solo l’importo aggiornato al tasso di inflazione. Discorso differente per tutte quelle famiglie che non hanno rinnovato l’Isee entro lo scorso 28 febbraio. Infatti, per tutti questi beneficiari non solo non si percepiranno gli arretrati dei primi due mesi del 2023, ma gli importi scenderanno alla misura minima dell’Assegno unico, pari a 54 euro al mese per ogni figlio.
Ecco come fare a controllare che i versamenti Inps per i figli siano stati effettuati
Chi, dunque, non ha rinnovato l’Isee potrà farlo fino al 30 giugno 2023 per ottenere l’importo dell’Assegno unico per i figli rivalutato agli importi di quest’anno e gli arretrati per i mesi, a partire dal 1° gennaio scorso, per i quali non si sia beneficiato dell’aumento dell’indennità. Finché non si presenta domanda di rinnovo dell’indicatore Isee, la somma spettante mensilmente sarà sempre di 54 euro, ovvero del minimo della misura con rivalutazione 2023 (l’importo dello scorso anno era di 50 euro). Quanto spetti di Assegno unico dipende dal valore Isee della famiglie, tenuto conto dell’età dei figli a carico e di altri parametri. Per chi ha Isee fino a 16.250 euro, l’importo per ogni figlio è salito nel 2023 a 189,20 euro per effetto dell’aumento dell’8,1% dell’importo spettante nello scorso anno, che era di 175 euro. Gli importi dell’Assegno unico, inoltre, sono maggiorati per le famiglie numerose (per un numero di figli superiore a due), mamme che abbiano meno di 21 anni, famiglie da quattro figli in su, genitori entrambi lavoratori che percepiscano redditi per le attività lavorative svolte e figli con disabilità. Per chi volesse controllare il pagamento da parte dell’Inps dell’indennità, deve accedere alla sezione “Fascicolo previdenziale del cittadino” disponibile nell’area personale del sito Inps e, successivamente, entrare nelle voci “Prestazione” e “Pagamenti”, selezionando “2023” come anno dei versamenti.