Non accenna a placarsi la situazione degli sbarchi a Lampedusa, con più di 2400 migranti che si trovano accalcati all’interno di una struttura di accoglienza che potrebbe ospitarne al massimo 400. Oltre 1800 gli arrivi nelle ultime 24 ore, con i primi 250 profughi che saranno presto trasferiti in un’altra sede.
La situazione riportata dal Corriere della Sera la dice lunga su come la pressione sul centro di Lampedusa in queste ore sia particolarmente drammatica. Senza cibo sufficiente, vestiti e docce, diversi migranti dormono all’aperto, coperti da teli termici. Tra gli ospiti anche tanti bambini. Il gruppo in partenza dall’hotspot oggi, lunedì 13 marzo, potrà finalmente mettersi in viaggio verso Porto Empedocle dopo alcuni ritardi dovuti al maltempo. I migranti giungeranno a destinazione in serata, a bordo del traghetto di linea Galaxy. Ieri in 70 erano stati trasferiti a bordo di un aereo militare. La prefettura di Agrigento sta lavorando alacremente per riportare la situazione ad una normalità accettabile: i numeri dei trasferimenti sono costantemente in evoluzione.
Migranti, a Lampedusa anche la protezione civile di Siracusa con cibo e coperte
Una scorta di generi alimentari e coperte per i profughi è arrivata in queste ore a Lampedusa, a bordo di un tir della protezione civile di Siracusa, giunta con la motonave per dare il suo contributo alla difficile situazione dell’hotspot.
Lo scorso venerdì 10 marzo erano arrivati scarpe, indumenti e kit igienici raccolti e spediti dalla Regione Sicilia in collaborazione con il Viminale, la protezione civile regionale, l’aeronautica, la prefettura di Agrigento e la Caritas. Sull’isola si sono recati anche il governatore regionale Renato Schifani, il capo dipartimento delle Libertà civili e immigrazioni, il prefetto Valerio Valenti, e il capo della protezione civile siciliana Salvo Cocina.
Il sopralluogo di Schifani aveva lo scopo di approfondire la situazione del centro di accoglienza: il presidente regionale ha anche incontrato il sindaco di Lampedusa Filippo Mannino. Sul tavolo la possibilità di realizzare un ambulatorio pediatrico per i tanti piccoli profughi che sbarcano sull’isola.
Nel tornare a richiamare l’Europa alle sue “responsabilità”, Schifani ha voluto ribadire il sostegno suo e di tutta la Regione ai migranti.
Ho voluto fortemente questa operazione di solidarietà perché qui non stiamo vivendo soltanto una vicenda politica ma anche una questione legata alla sopravvivenza di queste persone. Sono qui soprattutto per ragioni umanitarie. Oggi assistiamo a una grande dimostrazione di partecipazione e aiuto che fa onore al popolo siciliano.