Massimiliano Romeo interviene sul tema dell’immigrazione dalle pagine di Libero e pone l’accento sulle variabili della situazione geopolitica globale. Secondo Romeo, il fenomeno migratorio deve essere oggi analizzato tenendo in considerazione il grande mutamento degli equilibri mondiali verificatosi negli ultimi due anni. Il riferimento è alla guerra in Ucraina e dunque alla Russia, accusata di soffiare sul fuoco dell’instabilità politica del Nord Africa al fine di destabilizzare l’Europa.

Massimiliano Romeo “La Russia ha interesse a usare l’immigrazione come arma contro l’Europa”

In un’intervista rilasciata a Libero, il capogruppo della Lega – Salvini Premier al Senato denuncia come la bomba migratoria non sia che uno degli strumenti con cui il Cremlino sta combattendo la sua guerra all’Occidente. Secondo Romeo, l’orizzonte della strategia russa va ben oltre l’Ucraina e guarda all‘instabilità geopolitica che caratterizza il Nord Africa, dove “si intrecciano gli interessi di Turchia, Russia, Cina, Iran”. Sollecitato, Romeo prosegue:

Mi pare evidente che la Russia possa avere l’interesse a destabilizzare il Nord Africa per moltiplicare i flussi migratori e mettere in difficoltà i Paesi europei che si sono schierati contro di lei nella guerra con l’Ucraina.

Secondo Romeo, la Russia sta creando una vera e propria “bomba migratoria” per mettere in difficoltà l’Europa. Per questo motivo oltre ad una risposta europea il senatore auspica l’intervento da parte della NATO:

È arrivato il momento di coinvolgere anche l’Alleanza Atlantica. Nel Mediterraneo passano gasdotti, elettrodotti , che possono diventare bersagli di guerra.

Per il capogruppo della Lega occorre lavorare immediatamente a un piano strategico per stabilizzare i fermenti geopolitici nel Nord Africa e per presidiare il Mediterraneo bloccando le partenze. Il punto di avvio di questa strategia sono le decisioni prese al Cdm di Cutro, dove da un lato si è sancita la maggiore apertura dei corridoi umanitari e dei flussi dai Paesi che collaborano a fermare le partenze, dall’altro si è rafforzata la linea per il contrasto agli scafisti e all’immigrazione legale.

Nuovo decreto immigrazione: il nodo sulla “protezione speciale”

In vista del prossimo decreto sull’immigrazione Massimiliano Romeo chiama in causa la necessità di superare la misura che regola lo status di “protezione speciale” per i richiedenti asilo.

Questo particolare status era stato introdotto dai decreti di sicurezza di Salvini del 2018 ma risultava applicabile solo in particolari casi, ovvero a migranti in fuga da calamità naturali, da violenza familiare o in viaggio per motivi sanitari. La successiva correzione operata nel 2020 dalla ministra Luciana Lamorgese aveva invece esteso l’applicazione di questa categoria, ampliando inoltre le ipotesi di divieto di espulsione.

Il tema della protezione speciale è al centro del nuovo decreto sull’immigrazione il cui iter legislativo partirà dal Senato per poi approdare mercoledì alla commissione Affari istituzionali. Tutta la maggioranza appare concorde sulla necessità di revisionare questo particolare status nonostante emergano sensibilità diverse, con la Lega su posizioni più intransigenti rispetto ai suoi alleati. Fratelli d’Italia e Forza Italia sembrano infatti intenzionati ad accogliere i suggerimenti del Quirinale che ha auspicato una soluzione sul tema più morbida e umanitaria rispetto a quella proposta dal partito di Salvini.