Il Lecce è sceso in campo con la maglia celebrativa per i 115 anni del club salentino che festeggerà mercoledì 15 marzo. Non ha portato fortuna però contro il Torino di Ivan Juric che ha sbancato il Via del Mare grazie alle reti di Singo e Sanabria nel primo tempo. I giallorossi l’hanno presentata nei giorni scorsi e riprende la maglia della stagione sportiva 1991/92.
Emozione ed applausi nei minuti precedenti al fischio d’inizio del match, il club salentino ha premiato con una maglia celebrativa due grandi leggende del proprio passato, ovvero gli argentini Juan Alberto Barbas e Pedro Pablo Pasculli. Protagonisti delle prime salvezze in Serie A della storia del sodalizio leccese, sono entrati nel cuore della tifoseria per l’attaccamento ai colori sempre dimostrati oltre che per le qualità sul campo. In quella stagione venne aggregato al gruppo della prima squadra anche Stefano Trinchera, l’attuale direttore sportivo del club giallorosso.
In origine erano bianconeri
Il 15 marzo 1908 nasce lo Sporting Club Lecce, attivo nell’atletica, nel ciclismo e nel calcio. Il primo presidente del club è, nel corso di quell’anno, Francesco Marangi. Nel 1922 lo Sporting partecipa nel girone pugliese al campionato nazionale di Seconda Divisione, in cui si aggiudica la prima promozione nella storia del calcio leccese. Nel 1923 partecipa alla Prima Divisione. Con l’avvento del fascismo, il 16 settembre 1927 nasce l’US Lecce dalla fusione di FBC Juventus, SC Lecce e Gladiator. I colori adottati dalla nuova società sono il bianco e il nero, che lasciano spazio al giallo e al rosso nel 1929, quando i salentini ottengono la promozione in Serie B per la prima volta nella loro storia. Tra gli anni trenta e gli anni quaranta il club sospende più volte l’attività mentre il decennio dopo la guerra è avaro di soddisfazioni.
I salentini, spostatisi nel 1966 allo stadio Via del mare, risalgono in seconda serie al termine dell’annata 1975-1976, vincendo campionato, Coppa Italia di Serie C e Coppa Italo-Inglese Semiprofessionisti. In questo periodo la formazione salentina stabilisce una serie di primati per la categoria e anche alcuni record assoluti, come quello del 1974-1975, quando il portiere Emmerich Tarabocchia resta imbattuto per 1791 minuti, tuttora record italiano nelle prime tre categorie del campionato.
Finalmente la Serie A
Dopo alcune salvezze sofferte in serie cadetta nei primi anni ottanta, nella stagione 1983-1984, sotto la guida di Eugenio Fascetti, la squadra del presidente Franco Jurlano si piazza al quarto. La stagione 1984-1985 è quella della prima storica promozione in Serie A. Nel 1985-1986 il Lecce retrocede in cadetteria, ma alla penultima giornata, già retrocesso aritmeticamente, batte clamorosamente la Roma all’Olimpico privandola dello scudetto.
Tra la metà degli anni ottanta e gli anni duemiladieci il Lecce fa la spola tra Serie B e Serie A. Si segnala la stagione 1988-1989, quando, sotto la guida di Carlo Mazzone, i giallorossi ottengono la prima salvezza in Serie A e uno storico nono posto finale. Retrocesso in Serie C1 nel 1995, nel biennio 1995-1997, sotto la guida di Gian Piero Ventura, il Lecce ottiene due promozioni consecutive per poi retrocedere nuovamente nel 1998 e ottenere una nuova promozione in A l’anno dopo.
Una continua altalena
Nei primi anni duemila il club salentino continua l’altalena tra A e B: nella stagione 2004-2005, in Serie A, sotto la guida di Zdeněk Zeman, chiude all’11º posto con il secondo miglior attacco del campionato. Al termine dell’annata 2011-2012 il Lecce, retrocesso in Serie B sul campo, viene declassato in Lega Pro Prima Divisione per illecito sportivo. La proprietà del club passa dalla famiglia Semeraro alla famiglia Tesoro, la cui gestione dura tre anni segnati da vani tentativi di promozione in serie cadetta.
L’era Sticchi Damiani
Rilevato nel 2015 dalla cordata di imprenditori leccesi guidata dall’avvocato Saverio Sticchi Damiani, il club ritrova la Serie B nel 2017-2018. Nella stagione successiva, per la seconda volta nella propria storia, il Lecce riesce, sotto la guida di Fabio Liverani, nel doppio salto dalla Serie C alla Serie A, per poi tornare in serie cadetta. Nella stagione 2021-2022 i giallorossi vincono il campionato di Serie B e attualmente sono in piena corsa salvezza con Marco Baroni in panchina.