S Pen smartphone e tablet, si o no? Utilizzo sui dispositivi Apple, Samsung e le novità in arrivo su Kindle: ecco come funziona e cosa si può fare con il pennino che permette di scrivere, disegnare, prendere appunti e studiare, ma non solo. Ne è passato di tempo da quando, nel 2007, Steve Jobs annunciava l’uscita del primo iPhone, senza il pennino che era comune nei primi smartphone di quegli anni. “Who wants a stylus”, diceva il fondatore di Apple, anche per sbaragliare la concorrenza sulla novità in arrivo, e cioè di utilizzare semplicemente le dita per scorrere e cliccare sullo smartphone senza dover tirare fuori, di volta in volta, il pennino dal dispositivo (Htc). Tuttavia, anche Apple si è dovuta ricredere, almeno su alcuni device che ha commercializzato successivamente: dal 2015, l’iPad Pro è prodotto con l’S Pen, collegata via Bluetooth, che si attacca magneticamente al bordo metallico del tablet per essere sempre a portata di utilizzo. Samsung ne ha fatto un marchio di fabbrica sulle varie edizioni, di successo, dei Galaxy Note, mentre la penna è indispensabile sui dispositivi Wacom. Infine, il pennino è arrivato negli ultimi anni anche sugli e-Reader, dando successo ai dispositivi Remarkable e Kobo.

S Pen smartphone e tablet, si o no? Apple iPad Pro, Samsung S22 Ultra e nuovo Samsung S23 Ultra

S Pen smartphone e tablet, sempre più dispositivi stanno utilizzando il pennino per facilitare l’utilizzo e ampliare la gamma di servizi e funzionalità dei device. Apple lo ha introdotto solo nel 2015 sull’iPad Pro, rispolverando il concetto che con la penna si può più facilmente godere delle funzionalità e delle potenzialità dei dispositivi. L’Apple Pencil, ma anche tutti gli altri pennini, sono sempre più interattivi e permettono di scrivere, disegnare, fare screenshot, prendere appunti, aumentare il volume audio, perfino di utilizzare lo smartphone – come nel caso dei Samsung S22 Ultra e del nuovo Samsung S23 Ultra che hanno preso il posto dei Galaxy Note – di scattare selfie a distanza semplicemente premendo un tasto sulla penna quando si è pronti allo scatto. Samsung ha riproposto l’S Pen anche sugli smartphone pieghevoli, lo Z Fold 3 e, successivamente, sulla versione 4, amplificando la possibilità di interagire con il cellulare. Hanno seguito questa strada anche i Matepad di Huawei, i Surface di Microsoft e, naturalmente, Wacom che produce tavolette grafiche il cui vantaggio nell’utilizzo del pennino è facilmente intuibile. E altre novità stanno per uscire: Amazon utilizzerà il pennino sul primo Kindle Scribe, un e-Reader che, oltre a contenere ebook da leggere, permetterà di poter prendere appunti sulla tavoletta, andando anche a sostituire i quaderni, i note e le agende.

Come funziona, a cosa serve e cosa si può fare con il pennino o Apple Pencil

Quella di Amazon Kindle Scribe non è una novità assoluta, come non lo è stata certamente quella dell’Apple Pencil sull’iPad Pro. Infatti, Remarkable già da anni propone propone la tavoletta da utilizzare come un foglio di quaderno, con la schermata ottimizzata per riprodurre la sensazione della carta, sia per scrivere che per leggere (tecnologia Ink). Sul mercato c’è la versione 2, ma nel 2023 arriverà anche il Remarkable 3, dopo le fortunate prime uscite alla fine del 2017 e nel marzo del 2020. Kobo Elipsa offre all’incirca le stesse funzionalità: un e-Reader sul quale si possono prendere appunti, sottolineare, scrivere note in un testo, fare disegni e grafici, perfino utilizzare l’evidenziatore con un tasto presente sulla S Pen o cancellare ciò che si è scritto – come con una gomma – tenendo premuto l’altro tasto. Tornando agli smartphone, c’è un ritorno al pennino utilizzato soprattutto nei primi modelli uscita negli anni Duemila. L’idea di avere la possibilità di alternare le dita e, all’occorrenza, il pennino fa gola a parecchie aziende Hi Tech, con la doppia funzionalità (i modelli di 15 anni fa non avevano il touch). L’avanzamento tecnologico è pronto a offrire un’esperienza agli utenti unica: prendere appunti con la propria scrittura e trasformare il testo in scrittura elettronica grazie al riconoscimento della propria calligrafia è sicuramente una delle funzionalità che maggiormente impatta sull’utilizzo di tutti i giorni.