Omicidio chef Manuel Costa dell’Osteria degli artisti, si fa strada l’ipotesi di una trappola per ucciderlo. Un appuntamento nel quale il killer, Fabio Giaccio, napoletano di 43 anni ed ex imprenditore agricolo, nonché socio della vittima che si chiamava Emanuele Costanza, di 41 anni, era andato armato. Tuttavia, sono tanti ancora gli interrogativi che ruotano attorno all’intera vicenda, dal giro di frequentazioni e di attività di Manuel Costa alle possibili persone implicate nell’omicidio. Forse Fabio Giaccio non ha agito solo per sé stesso: è questo che gli investigatori stanno cercando di chiarire. Manuel Costa era il cugino di Floriana Secondi, ex concorrente e vincitrice del Grande Fratello e partecipante nel 2022 all’Isola dei Famosi: a Roma gestisce vari negozi. L’ex naufraga ha svelato che Fabio Giaccio era invidioso di Emanuele Costanza. Ma la madre di tutte le ipotesi ruota intorno a un debito di 10mila euro che la vittima aveva con il killer: un prestito che era stato dato per avviare l’Osteria degli artisti e che Fabio Giaccio rivoleva indietro. È da qui che sono partiti gli investigatori per ricostruire il movente dell’omicidio.

Omicidio chef Costa Osteria degli Artisti Roma: perché è stato ucciso?

Lo chef Manuel Costa, titolare dell’Osteria degli amici, è stato ucciso venerdì sera, 10 marzo, alle 19:30, davanti al suo locale situato in via Sommeiller, in zona Esquilino, a Roma. A fare fuoco contro di lui Fabio Giaccio, ex imprenditore napoletano di 43 anni, arrivato nella Capitale nel 2019 – l’anno in cui Emanuele Costanza aveva rilevato il ristorante – che ha sparato due volte, centrandolo alla testa e al torace, prima di consegnarsi agli agenti di polizia del Commissariato di via Statilia. Fabio Giaccio ha ricostruito e ammesso le sue responsabilità almeno per buona parte, ma restano dubbi. Innanzitutto la Mercedes dove è stato ritrovato Manuel Costa: apparteneva a un amico in comune dei due. Alla base dell’omicidio ci sarebbe un debito di 10mila euro che Giaccio avrebbe prestato allo chef per avviare l’Osteria degli artisti: venerdì sera i due avevano un appuntamento per chiarire, ma il killer si è presentato già armato. Fabio Giaccio e Manuel Costa avevano lavorato insieme nel locale, per qualche mese, fino a settembre dell’anno scorso. L’omicida faceva il pizzaiolo, ma i litigi tra i due era frequenti. Gli investigatori stanno scandagliando anche sulla rete di amicizie di Emanuele Costanza: da Floriana Secondi, sua cugina e vincitrice del Grande Fratello, a Tony Effe della Dark Polo Gang, fino alla conduttrice Antonella Salvucci. Secondo quanto riporta Il Messaggero, Floriana avrebbe aiutato Manuel Costa per un altro negozio, un centro estetico che non sarebbe mai decollato e poi chiuso sei mesi fa, intestandosi il contratto di affitto. E poi c’era un altro locale, una barberia, anche questo che navigava in cattive acque. I soldi del debito Manuel Costa non ce li aveva: arrivava da un periodo duro di chiusure dell’osteria per il Covid e stava cercando di riprendersi.

Flaviana Secondi del Grande Fratello: ‘Emanuele Costanzo si stava riprendendo, Fabio Giaccio invidioso di lui’

Tra Fabio Giaccio e Manuel Costa non correva buon sangue. Frequenti i litigi, probabilmente per quel prestito del quale lo chef non riusciva a rientrare, dopo le difficoltà di pagare anche i canoni di affitto dell’osteria. Ma per Flaviana Secondi “Emanuele era bravo e talentuoso, e si stava riprendendo”, ammettendo di aver avviato con lui il centro estetico e prendendo una piccola percentuale sui guadagni del negozio. “Ora, per come sono andate le cose, mi sento anche responsabile – ha detto l’ex Grande Fratello a Il Messaggero – Come gli altri imprenditori aveva risentito della pandemia, ma gli affari nel locale andavano meglio. Il suo assassino era invidioso e i debiti non c’entrano nulla con questa storia”. La sera dell’omicidio la polizia ha perquisito anche l’appartamento di Manuel Costa, situato in via Tola, in zona Furio Camillo. Lo chef abitava con la compagna, cameriera all’Osteria degli artisti. Quando è stato ucciso Emanuele Costanza c’era anche lei nel locale, ma non li aveva visti litigare. Adesso il sospetto di chi sta indagando è che dietro l’omicidio possano essere coinvolte anche altre persone che abbiano agito nell’ombra. È questo che stanno cercando di accertare gli agenti di polizia in queste ore.