Termina in parità e senza gol la sfida del Dall’Ara tra Bologna e Lazio, valida per la 26^ giornata di Serie A (QUI per rivivere la cronaca). I rossoblù riescono a trovare un punto, pur con qualche rimpianto per le tante occasioni create durante la partita. Dall’altra parte, invece, la Lazio di Maurizio Sarri – privata di Immobile per infortunio – non è riuscita a capitalizzare le poche trame di gioco imbastite nel corso della gara. Proprio l’allenatore biancoceleste è intervenuto nel post-partita ai microfoni di DAZN per commentare la prestazione dei suoi: “Al di là del punto o meno, è stata una prestazione seria con una squadra ben applicata. Ci sono mancati gli ultimi 20 metri, potevamo concludere di più e abbiamo sbagliato 2-3 occasioni abbastanza nitide. Però abbiamo giocato da squadra seria contro un avversario forte che ribatteva colpo su colpo. Loro negli ultimi 2 mesi hanno fatto dei passi avanti, hanno vinto a Firenze, contro l’Inter… Sono stati premiati dai risultati”.

Bologna-Lazio, Sarri: “Coi nostri attaccanti bisogna entrare in porta con la palla”

Interrogato su Milinkovic-Savic, parzialmente assente nel 2023 della Lazio per gol e assist, Sarri ha risposto così: “Secondo me Sergio ha fatto una partita di buon livello stasera. Sono le caratteristiche dei nostri attaccanti, che non sono dei mostri nell’attacco alla profondità, che ti obbligano a dover entrare in porta con la palla per segnare. Ti fanno giocare bene, ma qualcosa poi ci manca”.

Domande poi su Vecino, schierato ancora dal 1′, e sulla possibilità di scegliere un giocatore così fisico per liberare gli altri due centrocampisti dai compiti difensivi: “Sono due giocatori che si stanno sacrificando anche in fase difensiva, ma ovviamente fanno meglio in zona offensiva. Poi stasera Cataldi era anche acciaccato, non sta bene per un problema al ginocchio dopo la partita europea. Non sapevamo neanche se portarlo o no. Anche a Patric nel pre-partita si è bloccata la schiena. Luis (Alberto, ndr.) ha una continua sensazione di vomito, per questo l’ho cambiato. Se quando non siamo nel periodo di salute migliore facciamo 10 punti in 4 partite per me va bene. Valuteremo la situazione di Immobile, però gli altri mi sembrano tutti acciacchi risolvibili.

Chiusura finale da parte di Sarri sulla situazione che coinvolge Immobile: “Non credo si tratterà di un infortunio lunghissimo quello di Ciro, nei prossimi giorni farà altre valutazioni mediche. L’anno scorso a questo punto aveva 19 gol, quest’anno giocando pochissimo ne ha 10 in meno. Per noi è un giocatore importante, possiamo fare buone partite anche senza di lui ma poi qualcosa ci manca”.

Le parole di Thiago Motta

Anche Thiago Motta, allenatore del Bologna, ha analizzato la partita dei suoi uomini ai microfoni di DAZN: “Sono soddisfatto della prestazione, delle squadre e del pubblico di oggi. I ragazzi entrano in campo trasmettendo quello che vogliamo dare al nostro pubblico. Lottiamo per giocare un buon calcio insieme come gruppo. Noi pensiamo sempre alla vittoria, oggi non è stato possibile, credo sia stato un pareggio giusto”.

Ma cosa è mancato al Bologna per ottenere i tre punti? Thiago Motta ha risposto così: “Noi abbiamo provato durante tutta la partita a vincerla. Avevamo di fronte una squadre forte, che gioca molto bene quando ha la palla, e quando non ce l’ha è molto organizzata e può fare male in contropiede. Ci sono delle situazioni in cui potevamo segnare noi, come d’altronde anche loro”.

Su una possibile qualificazione del Bologna in Europa, l’allenatore rossoblù ha provato a rispondere depistando ogni calcolo o congettura: “Io ora penso a riposarmi e a giocare bene le prossime partite, affronteremo la Salernitana come sempre al massimo.

Sulla continua assenza di Arnautovic tra i titolari, Thiago Motta ha risposto senza peli sulla lingua: “Ci sono altri che meritano di giocare. Sia Arnautovic che gli altri devono continuare a lavorare e pensare al bene del gruppo. Solo facendo così, già dalla prossima partita, avranno tutta la nostra attenzione per ottenere una chance. Io non lascio mai nessuno dei miei ragazzi indietro. Non chiudo le porte, porto ognuno di loro con me. Dimostro sempre che possono giocare. Sono contentissimo, hanno sposato questa mia filosofia”.