Domani alle 10.30 si riunirà l’assemblea nazionale del Pd. L'appuntamento è alla Nuvola dove si chiuderà il congresso 2023 del Partito Democratico. Un percorso iniziato nel mese di ottobre, dopo la sconfitta dei dem alle politiche del 25 settembre e il passo indietro dell'allora segretario Enrico Letta.
Inizierà ufficialmente domani l’era Schlein nel Partito Democratico. All'ordine del giorno la ratifica dell’elezione come nuova segretaria nazionale del Partito democratico e l'individuazione del presidente dell’assemblea nazionale, del tesoriere e dei componenti della commissione di garanzia e della direzione nazionale.
La neo-segretaria, eletta in occasione delle primarie del 26 febbraio, aprirà l’Assemblea nazionale, che a sua volta eleggerà presidente del partito Stefano Bonaccini, governatore della Regione Emilia Romagna e sfidante della stessa Elly Schlein nella corsa alla leadership.
Dopo il lungo faccia a faccia (in videoconferenza) tra i due, la segretaria ha infatti deciso di proporre il nome di Bonaccini, come presidente di partito.
Compito dell'assise sarà anche eleggere la direzione: un organo d’indirizzo politico che svolge le sue funzioni con il voto a maggioranza assoluta su mozioni e ordini del giorno.
L’assemblea si compone di cento tra deputati, senatori ed europarlamentari aderenti al partito indicati dai rispettivi Gruppi. I sindaci delle città metropolitane, dei comuni capoluoghi di provincia e di regione e i presidenti di regione iscritti ed in attualità di mandato.
Si osserverà un minuto di silenzio, domani all’assemblea nazionale Pd, in memoria di Bruno Astorre, il senatore scomparso di recente.