Guerra in Ucraina, le ultime notizie.
Kiev è tornata a essere nuovamente bombardata dai missili sganciati dai droni nella giornata di giovedì, provocando danni alle infrastrutture energetiche. Oggi l’Amministrazione militare della città di Kiev fa sapere che il 95% della cittadinanza può usufruire di corrente e gas senza alcuna limitazione. Nel corso di tale offensiva, che ha coinvolto molte aree del Paese, sono morte 6 persone e altre 7 sono rimaste ferite.
Era da tempo che la Russia non pianificava un attacco di questa intensità contro le infrastrutture di base ucraine. Dopo gli attacchi, la società energetica DTEK aveva annunciato che alcuni distretti avrebbero subito interruzioni dell’elettricità per mantenere la stabilità del sistema elettrico. Problema ricorrente durante la stagione invernale.
Guerra in Ucraina, lenta avanzata russa a Bakhmut
Sul campo sono almeno tre i fronti da monitorare limitatamente alla guerra in Ucraina.
Il primo è quello di Bakhmut, una città deserta che rimane spezzata a metà: le truppe di Kiev controllano quella occidentale, quelle russe (e in particolare il gruppo Wagner) l’orientale. A dividere i due schieramenti è il fiume che attraversa l’abitato, i cui ponti sono completamente crollati creando una frattura lunga qualche centinaio di metri. Di fatto le forze ucraine sono quasi circondate, visto che l’esercito russo è ormai prossimo a penetrare da sud e da ovest. Tutti sono d’accordo che la sua conquista rappresenterebbe il punto più alto per il Cremlino dell’operazione militare speciale.
A Zaporizhzhia, regione controllata per lo più dalle milizie russe, la situazione rimane piuttosto critica per quanto riguarda la difesa aerea. Gli attacchi missilistici hanno provocato un incendio in uno dei quartieri del capoluogo regionale, nel tentativo delle forze nemiche di estendere il predominio dopo l’annessione illegittima dello scorso settembre e la nuova divisione amministrativa che ha “spostato” il capoluogo a Melitopol. Tra l’altro, nelle ultime settimane è tornato nuovamente l’allarme collegato al rischio nucleare rispetto alla centrale di Zaporizhzhia.
Anche a Kherson si assiste a continui scontri: qui l’attualità geopolitica è diversa, dopo che le forze ucraine hanno riconquistato la città a novembre. Eppure i russi non hanno mai abbandonato definitivamente l’area, troppo importante nel collegamento con la Crimea.