Stop agli esami online per le università. Stando alle ultime decisioni del Mur, Ministero dell’università e della ricerca, gli esami svolti in modalità telematica potrebbero essere resi non validi. E’ stata data infatti disposizione a tutte le università italiane di procedere agli esami con modalità in presenza.

Stop agli esami online per le università

Terminato il periodo di emergenza Covid, il Mur ha deciso di dire stop agli esami online, a meno che non vi siano necessità particolari, legate ad esempio a condizioni di salute invalidanti. Tutte le università sono state invitate nel mese di gennaio ad adempiere a questa direttiva. La modalità online, secondo il Mur, non sarebbe più coerente con la normativa vigente che stabilisce lo svolgimento degli esami di profitto e le discussioni finali in presenza. Qualsiasi esame che, d’ora in poi sarà dato in video conferenza o in modalità online, potrebbe essere a rischio di cancellazione da parte del Ministero stesso in quanto non valido. Moltissimi studenti si stanno lamentando per questa decisione, poiché sono ormai noti i vantaggi dati dalla modalità telematica che, se ben utilizzata, garantisce la massima eccellenza. E’ molto più difficile barare e quindi copiare in un esame in videoconferenza piuttosto che in un esame in presenza.

Nessuna proroga da parte del Mur

Alcune università, come la Pegaso, hanno di recente scritto: “esami online prorogati nelle nostre piattaforme”, ma ci risulta che il Ministero non abbia assolutamente dato la possibilità di prorogare questa modalità e anzi abbia invitato tutti ad adeguarsi alla nuova direttiva che prevede lo svolgimento degli esami in presenza. La maggior parte delle università si è già adeguata, tutte le università che invece continueranno a svolgere gli esami in modalità telematica potrebbero correre il rischio di annullamento, con gravissimo danno in primis per gli studenti che vedranno i loro sforzi totalmente vanificati. Coloro che non si stanno adeguando alle direttive del Mur stanno creando un grande squilibrio nel mondo universitario. Il rischio per molti studenti sarà quello di vedersi cancellare, almeno momentaneamente, la validità di un esame sostenuto in una modalità non più accettata dallo Stato italiano, nonostante tale modalità sia a livelli importanti di sicurezza e venga applicata in ogni parte del mondo.

Il commento di Stefano Bandecchi

Stefano Bandecchi, fondatore e Presidente dell’Università Niccolò Cusano, ha commentato la notizia relativa alla decisione del Mur attraverso il suo profilo Instagram.