Stefano Cavalieri Comacchio, il suo corpo è stato ritrovato senza vita all’interno della sua auto, finita nelle acque del canale che costeggia via Marina, nel comune di Ferrara, in Emilia-Romagna.

Le operazioni di recupero sono in corso.

Stefano Cavalieri Comacchio, rinvenuto il corpo in un canale

Il ragazzo di 26 anni, era uscito di casa e poi scomparso. L’ultima volta era stato visto nella sera di martedì 7 marzo 2023, alle ore 22.30 in un bar, chiamato Chiosco, di via Trepponti. Dopodiché, era ripartito alla guida di una BMW. Stefano Cavalieri svolgeva il mestiere di pescatore di vongole, ed era scomparso nel nulla senza lasciare alcuna traccia.

Il fratello Mauro aveva sporto la denuncia ai Carabinieri per la sparizione del giovane. Una volta partite le ricerche, i militari hanno visionato le telecamere per capire in che direzione il ragazzo fosse andato. Stando alle parole del parente, Stefano non aveva alcun problema ed era amato dalla propria famiglia e dagli amici da cui era circondato: “La sua sparizione ha dell’incredibile, non riusciamo a capacitarci”, aveva detto agli inquirenti.

Carabinieri, Protezione Civile e amici lo hanno cercato in tutta la zona, per poi fare la triste scoperta.

Stefano Cavalieri era molto conosciuto in paese e la famiglia gestisce il bar Ideal, nel centro storico di Comacchio.

Il tragico ritrovamento è avvenuto poco fa, nel pomeriggio di oggi sabato 11 marzo 2023, dopo giorni di perlustrazioni aeree e subacquee sul territorio provinciale. Vigili del Fuoco, Carabinieri, Polizia Locale e Protezione Civile avevano impiegato il loro impegno e le loro forze per ritrovare il ragazzo. Purtroppo però, il corpo di Stefano Cavalieri è stato rinvenuto esanime, mentre era ancora a bordo della sua BMW, inabissatasi nel canale che costeggia via Marina a Comacchio.

Si ipotizza un incidente stradale, da chiarire le cause

Secondo le prime ricostruzioni, non si tratterebbe di un gesto volontario, ma di un incidente stradale. Tra le ipotesi, il sinistro potrebbe essere stato causato dalla forte velocità con cui l’autovettura si è scontrata sull’argine che separa la strada dal corso d’acqua. Questo avrebbe fatto sbalzare via il mezzo, che in seguito all’impatto, ha superato un muretto di poco meno di un metro posto in cima all’argine, per poi sprofondare.

Gli indizi principali di tale ricostruzione, sono stati, oltre al muretto leggermente scheggiato, alcuni frammenti dell’automobile ritrovati, che hanno fatto sì che le ricerche si soffermassero il quel punto esatto. Nei giorni scorsi erano stati setacciati molti altri luoghi. Nella giornata di venerdì 10 marzo 2023, le operazioni di ricerca, coordinate dalla Procura di Ferrara, PM Lisa Busato, avevano portato i Vigili del Fuoco Sommozzatori di Ravenna, a scandagliare il fondale del canale Marozzo, sia nelle vicinanze dell’idrovora Guagnino che in ambiente urbano, lungo le vie Marconi e Marina, ma purtroppo avevano dato esito negativo. Lo scorso giovedì invece, erano stati utilizzati due droni e un elicottero del 115, per una corsa contro il tempo alimentata dalla speranza di riportare il ragazzo a casa. Nella serata di ieri, le ricerche erano state sospese, per poi riprendere già da questa mattina.

I genitori e il fratello della vittima, Mauro, sono accorsi immediatamente sul posto e hanno seguito da vicino le operazioni di recupero del mezzo e del corpo.

Nelle prossime ore, seguiranno gli accertamenti. La Procura della Repubblica di Ferrara, il PM Lisa Busato, dovrebbe disporre gli esami autoptici sul corpo del ragazzo, che sarà portato in Medicina legale per stabilire quali siano state le cause legate all’incidente. Successivamente, è ipotizzabile che vengano disposti anche degli esami tossicologici, perizie cinematiche e informatiche, per accertare anche le condizioni di salute del 26enne che era alla guida.