ZEPPOLE DI SAN GIUSEPPE PREZZO – Uno dei dolci più amati, la zeppola di San Giuseppe, sta subendo anch’essa evidenti rincari. Il costo è salito, ma in molti casi risulta decisamente improponibile.

Se una volta era considerato esclusivamente un dolce stagionale, da qualche anno non è più così. La zeppola di San Giuseppe è sempre più cercata, considerata un’eccellenza, quasi al pari della pastiera napoletana. Le zeppole fritte e al forno sono presenti ormai nelle pasticcerie partenopee e non solo, 12 mesi all’anno.

Naturalmente, il periodo di forte richiesta, è quello della Festa del Papà, che cade il 19 marzo, o anche quello di Pasqua. Proprio in quei giorni, i prezzi sono inevitabilmente destinati a lievitare. La legge la fa il mercato: maggiore è la domanda, maggiore diventa il costo.

Zeppole di San Giuseppe prezzo folle nelle pasticcerie napoletane

La zeppola di San Giuseppe ha raggiunto negli anni costi davvero esorbitanti, sfociando in una vera follia speculativa. Vada per la crisi internazionale, con l’aumento del costo delle materie prime, e l’aumento dell’inflazione conseguente, ma oggi, una zeppola a Napoli non costa meno di 3 euro. In molti si sono chiesti se tale cifra sia giusta o sbagliata.

Secondo i pasticceri, questo è il costo minimo da proporre al dettaglio per garantirsi un margine di guadagno.

Da avere una margine di guadagno a esagerare il passo è breve. Perché qualcuno è andato anche oltre, arrivando a proporre una zeppola crema e amarena al costo di 4,50 euro (8 mila e 700 lire, per gli amanti della conversione nel vecchio conio). E questo è considerato troppo. Ma non finisce qui, perché alcune rinomate pasticcerie napoletane, che si trovano ad esempio in zona Vomero-Arenella, sono andate oltre la soglia standard dei 3-3,50 euro. C’è chi addirittura propone una variazione con l’onnipresente pistacchio (un gusto molto amato negli ultimi anni, e inserito praticamente ovunque), a 5,50 euro, o con crema al cioccolato Kinder, a 6 euro.

La giustificazione delle pasticcerie

Le prime a giustificarsi sono proprio le pasticcerie, che affermano che spesso questi prezzi vengono proposti sulle app di food delivery, per soddisfare i costi di trasporto e di consegna, i quali verrebbero addebitati a parte agli utenti e non sul prodotto. In realtà però, non è così. Un maestro pasticciere napoletano ha spiegato a Fanpage.it: “La verità è che molti approfittano di questa rinascita turistica della città per aumentare a dismisura i prezzi. Perché è vero che i costi delle materie prime e dell’energia sono rincarati, ma è anche vero che proporre oggi un cartoccio di 4 zeppole a 18-20 euro è immorale“.

Zeppola al forno o zeppola fritta? Con amarena o ciliegia?

Sono numerosi i laboratori artigianali, bar e pasticcerie di Napoli che producono e offrono una zeppola doc per la Festa del Papà, come da tradizione. Così come sono tante le varietà su cui poter fare affidamento.

Il dolce meridionale è un appuntamento fisso, un incrocio con la dolcezza da poter regalare a chi si ama.

La varietà è ampia, dalla zeppola di San Giuseppe fritta, a quella al forno, al gusto. La zeppola fritta si differenzia da quella al forno, per un piccolo buco sotto per consentirne la farcitura.

I puristi della zeppola di San Giuseppe pretendono l’amarena e non la ciliegia in cima alla zeppola, ma ognuno può personalizzarla come vuole. Entrambe appartengono comunque alla stessa pianta, il Prunus, con la differenza che la ciliegia è il frutto del Prunus Avium, mentre l’amarena è il frutto del Prunus Cerarus, il ciliegio visciolo che produce amarene e marasche, ovvero, quelle che vengono chiamate “ciliegie acide“, che trattate, divengono appunto la prelibata amarena.