Grave episodio in provincia di Reggio Emilia dove una donna, dopo essere stata rinchiusa in casa, ha deciso di gettarsi dalla finestra del secondo piano per scappare dal marito aguzzino che da tempo segregava la moglie.

La condotta dell’uomo andava avanti ormai da molti mesi, con ripetute vessazioni. Le iniziali intimidazioni erano diventate vere e proprie minacce se la moglie si fosse ribellata al suo volere. Fino alla completa segregazione in casa.

Alla donna infatti da diverso tempo era stato proibito di abbandonare il domicilio e già in passato le erano state imposte delle restrizioni sugli spostamenti e le persone da frequentare. L’estrema gelosia del marito aveva portato addirittura a far lasciare l’impiego lavorativo alla moglie e ad impedire di vedere amiche o altri conoscenti.

Non solo. Pare che il compagno avesse installato un sistema GPS sull’automobile della donna per controllare qualunque spostamento. Un vero e proprio clima dispotico che ha portato la vittima alla disperazione.

E proprio per questo motivo, pur di proseguire questo tipo di vita ha deciso di lanciarsi da una finestra del loro appartamento sito al secondo piano. Non è chiaro se cercasse di scappare o se volesse compiere un gesto estremo.

La donna ha riportato importanti lesioni ma non sarebbe in pericolo di vita. Immediatamente soccorsa e trasportata al presidio medico, le sono state riscontrate diverse fratture ad una mano, ad entrambi i piedi e alla colonna vertebrale.

Reggio Emilia moglie rinchiusa in casa: ripetute minacce di morte oltre alla limitazione di libertà

Interrogata sul gesto da parte delle forze dell’ordine avrebbe confessato le minacce ed i continui soprusi psicologici subiti dal coniuge. In alcuni casi l’uomo le avrebbe addirittura palesato le sue intenzioni di ucciderla o torturarla. “Ti sfregio con l’acido”, “ti faccio a pezzettini” o “ti voglio morta” ciò che le avrebbe ripetutamente rivolto nel corso degli ultimi mesi.

Lo scorso 23 Gennaio 2023 l’uomo l’avrebbe anche percossa: la donna era stata medicata in pronto soccorso dove i sanitari avevano evidenziato una ripresa dalle lesioni subite in non meno di 10 giorni.

Il marito è stato immediatamente fermato dalle autorità in attesa di accertamenti. I Carabinieri di Quattro Castella gli hanno applicato il braccialetto elettronico come disposto dal gip di Reggio Emilia.

All’uomo inoltre è stato imposto divieto di avvicinamento alla vittima: dovrà tenersi ad almeno due chilometri e mezzo di distanza dalla moglie e non potrà in alcun modo comunicare con lei.

56enne arrestato per abusi sulla figlia della compagna

Solo qualche giorno fa, Martedì 7 Marzo 2023, un uomo di 56 anni era stato arrestato sempre nella provincia di Reggio Emilia con l’accusa di aver abusato sessualmente della figlia della compagna.

I fatti si sarebbero perpetrati nel tempo a partire dal 2009. All’epoca dei fatti la vittima aveva poco più che tredici anni. L’uomo avrebbe superato l’iniziale rapporto di conflittualità con la ragazzina una volta nata la convivenza con la madre.

Da qui sarebbe sorto un clima di fiducia, con l’uomo sempre premuroso e gentile nei confronti della compagna. La ragazzina aveva dunque accettato la presenza del nuovo compagno della madre e addirittura si era confidata con lui per le prime cotte adolescenziali.

È proprio in quel momento che l’accusato avrebbe approfittato della situazione, inizialmente proponendole di insegnarle come si bacia un ragazzo.

Gli episodi si sarebbero poi moltiplicati nel corso degli anni con atti di violenza sessuale. Solo nel 2014 la giovane aveva trovato il coraggio di raccontare il comportamento dell’uomo e denunciare l’accaduto ai Carabinieri. Le successive indagini hanno portato all’avvio del processo giudiziario che si è concluso con la sentenza di condanna da parte del tribunale di Reggio Emilia a 6 anni e 4 mesi di reclusione per il reato continuato di violenza sessuale aggravata.