Silvano Vernizzi cause morte. Nella notte tra il 10 e l’11 marzo 2023 è morto Silvano Vernizzi, ingegnere e direttore di Veneto Strade, conosciuto da varie amministrazioni e sindaci della regione interessata e non solo. Aveva 69 anni ed era originario di Rovigo, come dipendente della Regione Veneto aveva ricoperto diversi incarichi tecnici e, dal 2001, era stato nominato amministratore delegato e direttore generale della società che gestisce le strade regionali.
Silvano Vernizzi cause morte
Secondo fonti attendibili, Silvano Vernizzi era malato da tempo e nonostante abbia lottato contro la malattia, non è riuscito a sconfiggerla ed è morto lasciando un vuoto incolmabile alla famiglia e a tutte le persone che hanno avuto l’occasione di conoscerlo.
Manager di Veneto Strade
Silvano Vernizzi si era laureato in ingegneria civile per poi iniziare a lavorare come dipendente dei Comuni di Rovigo e di Lendinara. E’ da questa prima esperienza professionale che il professionista ha cominciato la sua carriera legata alla cantieristica stradale, mobilità e trasporti.
Nel 1984 lasciò Rovigo ed era diventato un dipendente della Regione Veneto. Da qui aveva ricoperto alcuni incarichi tecnici per poi diventare uno dei dirigenti nel 1988. Qualche anno dopo, precisamente nel 1991 era passato a gestire il Dipartimento per la Viabilità e Trasporti per poi ricevere l’incarico di dirigente regionale alla Direzione Viabilità e Trasporti e successivamente quello di segretario regionale alle Infrastrutture e Mobilità.
Nel 2005 fu nominato presidente della Commissione Regionale di Valutazione di Impatto Ambientale e nel 2006 Presidente della Commissione Regionale di Valutazione Ambientale Strategica. Dal 2001 aveva ottenuto l’incarico come amministratore delegato e direttore generale di Veneto Strade.
Il ricordo dell’ingegnere
Un uomo del fare, un professionista competente, a servizio del bene comune – oggi lo ricorda così il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro – Con Silvano mi sono spesso confrontato e ne ho potuto apprezzare le capacità decisionali e la tenacia con cui ha sempre portato avanti gli obiettivi assegnati. In particolare, voglio ricordarne l’attività come commissario per il Passante di Mestre: dopo decenni di discussioni, è riuscito a far terminare l’opera in soli 4 anni di lavori. Un’arteria che ha portato nuovo sviluppo nel nostro territorio, migliorando sensibilmente la viabilità sia per i residenti che per le attività economiche“. Poi ancora alla famiglia: “Alla moglie Gabriella, alla figlia Sara, ai familiari e ai tanti amici e collaboratori arrivi il più sentito cordoglio della Città metropolitana di Venezia e mio personale”.
Non è mancato un messaggio da parte della società Veneto Strade: “Ci lascia un uomo generoso, un professionista di altissimo livello, un amico”. Poi ancora Luca Zaia, governatore del Veneto, lo ha salutato con un messaggio speciale: “Se ne va un grande riferimento per il nostro territorio: un professionista che trasudava di una passione unica nel lavoro e che ci mancherà molto. Le mie più sentite condoglianze alla famiglia, agli amici, ai colleghi. E’ stato mio soggetto attuatore per Vaia – ha affermato Zaia – e quindi per la viabilità della montagna. È stato fautore e innovatore non solo per la viabilità ordinaria ma anche di grandi progetti come il Passante di Mestre e la Pedemontana che, nella prima fase, lo ha visto Commissario. Porto con me il ricordo di una persona perbene, di un lavoratore instancabile, di un professionista che sapeva cosa significasse fare quadra con la S maiuscola, per raggiungere l’obiettivo. Vernizzi viaggiava come un treno carico di una visione lungimirante, tipica di un Veneto connesso col mondo e quindi portatore di un disegno personale rispetto al progetto della viabilità assolutamente di altissimo livello. Buon viaggio!“. Ha concluso.
L’intera regione è in lutto e sono tanti i messaggi di cordoglio da parte di cittadini per la perdita di un grande uomo sia da un punto di vista umano che professionale.