Perché si celebra la Giornata mondiale del sonno? Come ogni anno sta per tornare la Giornata mondiale del sonno, una ricorrenza che cade ogni volta il terzo venerdì di marzo, prima dell’entrata della primavera. Quella del 2023 sarà la quindicesima edizione e rappresenta una rinascita in vista della bella stagione che si appresta a salutare il freddo inverno.

E’ stata ideata dalla World sleep society e nasce con l’obiettivo di rendere consapevoli le persone sull’importanza di riposare bene e adeguatamente facendo riferimento alla vita frenetica che tutti noi siamo abituati ad avere.

Perché si celebra la giornata mondiale del sonno? Origini

Quest’anno la Giornata mondiale del sonno cade il 17 marzo 2023, il venerdì che precede l’equinozio di primavera. Si tratta di un evento annuale, istituito dalla World sleep society nel 2008 con l’obiettivo di riunire operatori sanitari del sonno per discutere e successivamente diffondere i benefici nel dormire e riposare determinate ore, mettendo da parte la frenesia e il senso di obbligo che la società da qualche anno a questa parte impone. Lo scopo, quindi, è quello di ridimensionare il carico dei problemi del sonno sulla comunità grazie ad una prevenzione e gestione dei disturbi del sonno che negli ultimi tempi sono sempre più frequenti tra le persone.

Nel corso degli anni con l’entrata dei social, la Giornata mondiale del sonno è diventata un trend su Twitter grazie al gesto dell’attore indiano Amitabh Bachchan che ha postato sul suo account un tweet che ha attirato l’attenzione di oltre 25 milioni di utenti. Il fatto curioso è stato che il professionista ha scritto: “Il 17 marzo è stata (…) la Giornata Mondiale del Sonno…qualunque cosa significhi !!”. Il risultato? Era il 2017 quando l’evento ha avuto un’esposizione mediatica di alti livelli e da quel momento molti hanno cominciato a parlare di ciò.

Curiosità

L’evento è volto a sensibilizzare la popolazione sull’argomento dato che sono sempre di più le persone che soffrono di problemi di insonnia senza esserne consapevoli e di conseguenza non curano tale disagio. Tali disturbi sono comuni sia tra gli uomini che tra le donne ma con una disparità: le categorie svantaggiate hanno maggiori problematiche.

Da cosa deriva tale disturbo? Non vi è una causa specifica, ma esistono una serie di motivi che possono essere legate all’insonnia: uno stile di vita troppo impegnativo, lo stress, l’umore. E a cosa porta tale problematica? A varie conseguenze che possono stravolgere la vita delle persone come la vigilanza durante la giornata, i tempi di reazione, le capacità di apprendimento, la coordinazione mano-occhio, l’accuratezza della memoria a breve termine.

In Italia circa 13 milioni di persone soffrono di tali disturbi: il 41% hanno problemi più o meno gravi, 2 milioni vivono apnee notturne, 2 milioni di persone hanno la sindrome delle gambe del sonno e 3 milioni di disturbi del ritmo circadiano. Inoltre, molti hanno l’insonnia che è legata ad altre malattie inerenti al sistema nervoso.

Non solo gli italiani soffrono di tali problematiche ma anche popolazioni di altre parti del mondo come gli americani. Il 70% in America ha ammesso di dormire male almeno una volta al mese, mentre l’11 tutte le notti. Secondo vari studi, non si tratta di una categoria di persone ma di uomini e donne di tutte le classi sociali e di ogni età.

In occasione della Giornata mondiale del sonno non mancheranno eventi, iniziative e progetti affinché vengano messe al corrente delle problematiche dell’insonnia più persone a livello nazionale: è fondamentale prendersi cura del proprio corpo e dormire circa 7 ore a notte, bene e senza pensieri, è alla base di uno stile di vita sano e corretto.