Varoufakis aggredito. Nella serata di venerdì 10 marzo 2023 l’ex ministro delle Finanze greco Yanis Varoufakis è stato aggredito da un gruppo di sconosciuti nel quartiere anarchico di Exarchia, ad Atene. In passato il quartiere era stato già protagonista di attacchi dello stesso tipo (e lo stesso Vaoufakis si era trovato nella stessa situazione esattamente nel medesimo luogo e con una dinamica analoga nel 2015). Il politico stava uscendo da un ristorante quando è stato colpito al volto. Immediatamente è andato in ospedale dove gli è stata diagnosticata una frattura della cavità nasale.

Il sito di Efimerida ton Syntakton fa sapere che il gruppo di persone ignote avrebbe urlato: “Vieni fuori bastardo che hai firmato i memorandum” e avrebbe poi picchiato il politico, divenuto il simbolo dello scontro tra Grecia e Troika negli anni della crisi del debito. Varoufakis si trovava a cena con i sostenitori del suo partito – Mera25, noto in Europa come Diem25 – quando alcune persone hanno iniziato ad insultarlo e a quel punto lui si è avvicinato al gruppo.

Come fa sapere l’Ansa la stessa Mera25 ha definito l’accaduto attraverso i social network come uno “sfacciato attacco fascista da parte di bulli provocatori“, mentre il portavoce del governo Yannis Economou ha condannato l’episodio: “Nella nostra democrazia non c’è spazio per la prepotenza e non c’è tolleranza per alcuna forma di violenza. La polizia greca farà tutto il necessario per assicurare i responsabili alla giustizia“.

Varoufakis aggredito: l’episodio analogo nel 2015

Come già detto nel 2015 Varoufakis era stato protagonista di un episodio simile esattamente fuori dallo stesso ristorante. Quella volta si trovava nel locale a cena insieme alla moglie Danae quando un gruppo di anarchici con i volti coperti è entrato e ha chiesto al ministro di alzarsi da tavola, iniziando a tirare bicchieri contro la coppia.

In quel caso l’allora ministro non è stato colpito ed è uscito per parlare con il gruppo di sconosciuti – una trentina in tutto – e ristabilire la calma. Lo stesso non è successo oggi. “Non si è trattato di un attacco pianificato o di un tentativo di fare davvero del male, neppure di una provocazione nell’ambito della recente politica condotta nei miei confronti”, ha detto Varoufakis in quell’occasione, senza precisare ulteriormente.

Chi è Varoufakis

Varoufakis è l’economista icona della sinistra in Grecia e la sua prima apparizione sulle scene internazionali coincide con il governo greco guidato da Tsipras: per l’ateniese con doppio passaporto greco-australiano, formatosi alla Essex University, ricercatore a Cambridge, è la il punto più alto della sua carriera. In realtà il politico aveva già mosso i primi passi in politica alla svolta del millennio aderendo al Pasok e impegnandosi come ghost writer di George Papandreou.

Dopo l’andamento delle trattative tra il governo e l’Eurogruppo sulla negoziazione del debito pubblico greco, ha rassegnato le proprie dimissioni – dopo soli sette mesi di mandato – ed è fuoriuscito pure da SYRIZA (presso cui era entrato a far parte), venendo così sostituito da Eukleidīs Tsakalōtos quale nuovo Ministro delle Finanze.

Nel febbraio del 2016 ha lanciato il Movimento per la democrazia in Europa 2025 (DiEM25), atto a diffondere una riforma radicale della struttura politico-economica dell’Unione europea. Sempre nello stesso anno si è poi espresso a favore del remain nel referendum sulla uscita del Regno Unito dall’Unione Europea e col suo nuovo partito Fronte della Disobbedienza Realistica Europea (MeRA25) è diventato deputato al Parlamento ellenico.

La guerra in Ucraina ha dimostrato oltre ogni ragionevole dubbio che gli Stati Uniti sono tornati in Europa, che la Nato sta governando l’Europa ed è il suo segretario Stoltenberg che si prende la scena, anche se nessuno lo ha eletto come portavoce del popolo europeo. Ci ha detto che la guerra durerà anche 10 anni e non c’è stata alcuna reazione da alcuna istituzione o portavoce ufficiale dell’Unione“, ha dichiarato qualche mese fa in una intervista a Radio Popolare.